Con il presente comunicato stampa annuncio che, in data odierna, ho inviato al vicesindaco, al segretario generale, al presidente del consiglio e ai membri della giunta del comune di Crotone la lettera di dimissioni da assessore comunale con delega ai "Lavori Pubblici", "Patrimonio", "Demanio", "Energia e risparmio energetico".
Tale decisione nasce dalla consapevolezza di non riuscire più a continuare il percorso avviato in termini di riorganizzazione, recupero e programmazione di tutte le opere pubbliche e attività contenute nel programma delle priorità da me stilato sin dai primi giorni di insediamento.
Da tecnico, lontana anni luce dalla politica, non ritengo più utile la mia presenza nell'esecutivo, non avendo mai avuto come obiettivo la gestione dell'ordinario.
La mia ambizione è stata da subito quella diprovare a imprimere una svolta nel modo di amministrare, cercando di cucire rapporti umani e professionali con i dipendenti comunali, in un momento storico molto difficile a causa dello svuotamento degli uffici per i numerosi pensionamenti, dialogando con associazioni,comitati di quartiere, tecnici, cittadini allo scopo di porre rimedio ai numerosi, spesso annosi, problemi della città.
Quotidianamente, con impegno e passione, ho lavorato senza risparmiarmi, guidata dalla buona volontà che ogni persona deputata alla gestione della cosa pubblica dovrebbe avere e sempre nel pieno rispetto delle persone, dei ruoli e delle regole.
Non ho rimpianti, ma non nascondo l'amarezza per non poter concretizzare i risultati di un lavoro faticoso, frenetico e costante. Lavori sbloccati e fermi da anni, recupero di finanziamenti a rischio di revoca, programmazione di progetti per partecipazioni a bandi in essere o in uscita, in settori nevralgici quali dissesto idrogeologico, edilizia scolastica, patrimonio, energia, viabilità cittadina. Tutto lavoro impostato ma impossibile da portare avanti per la sopravvenuta mancanza di operatività del settore a causa delle ultime vicende giudiziarie che hanno interessato i vertici politici e tecnici dell'Ente.
Su quest'ultimo argomento, sono certa che l'azione indispensabiledella magistratura sarà improntata a individuare le eventuali responsabilità dei soggetti interessati, mentre auguro a questi ultimi di riuscire a chiarire la loro posizione al più presto.
Giudico questi mesi passati tutto sommato positivamente per quel che riguarda la mia crescita professionale ed umana.
Lascio, certa di aver dato il massimo possibile, con la convinzione che ciò che sono riuscita a fare, in una condizione di estrema difficoltà e contro ogni pronostico, dimostra come il lavoro paga sempre, a prescindere.
Ringrazio i dipendenti comunali che hanno lavorato con me in questo seppur breve periodo, tutti i colleghi e amici che mi hanno sostenuto sin da subito nella mia nuova veste di assessore e il mio ordine professionale per i continui attestati di stima manifestatomi.
Torno alla mia vita, ai miei impegni scolastici, professionali, familiari.
Resta l'orgoglio per aver fatto il possibile, quel tanto che basta, mi auguro, per gettare un seme di speranza.
Quella speranza che, oggi più che mai, risulta sparita per far posto alla rassegnazione ma che si deve cercare in tutti i modi di recuperare attraverso una indispensabile e non più procrastinabile rivoluzione culturale.
Ing. Giuseppina Felice