Dopo quindici anni, grazie al lavoro certosino dell'assessorato alle Politiche Sociali, degli uffici comunali preposti e della sinergia che si è creata tra i comuni del Distretto (Crotone, Belvedere Spinello, Cutro, Isola Capo Rizzuto, Rocca di Neto, San Mauro Marchesato e Scandale), si da concretezza al sistema integrato di interventi e servizi sociali in attuazione della legge regionale 23/2003.
La convenzione è stata sottoscritta questa mattina, nella Sala Giunta, dai rappresentanti dei Comuni del Distretto che vedono la città di Crotone capofila.
Erano presenti il sindaco di Crotone Ugo Pugliese, il sindaco di Belvedere Spinello Rosario Macrì, l'assessore Stella Bonifazio per il Comune di Cutro, Francesco Notaro per Isola Capo Rizzuto, il sindaco Tommaso Blandino per il Comune di Rocca di Neto, l'assessore Antonio Ceraldi per San Mauro Marchesato ed il sindaco Iginio Pingitore per il Comune di Scandale.
Presente l'assessore alle Politiche Sociali del Comune di Crotone Alessia Romano e la dirigente Mariateresa Timpano.
Quello che nasce oggi è un vero e proprio "modello territoriale Crotone" in materia di servizi sociali.
La convenzione sottoscritta, infatti, prevede che saranno programmati e realizzati sul territorio un sistema integrato di interventi e servizi sociali a garanzia della qualità della vita e dei diritti di cittadinanza.
I Comuni sottoscrittori eserciteranno in forma associata le funzioni di programmazione, erogazione di servizi e prestazioni economiche, l'autorizzazione, l'accreditamento e la vigilanza sulle strutture, lo sportello unico, il segretariato sociale e definiranno congiuntamente i parametri di valutazione del bisogno per l'accesso prioritario ai servizi.
Questo nuovo modello garantisce omogeneità nell'erogazione dei livelli assistenziali e consente anche di sviluppare economia di scala nell'erogazione dei servizi oltre a sviluppare e qualificare i servizi sociali dell'ambito territoriale.
Queste finalità vengono perseguite mediante l'esercizio coordinato delle funzioni amministrative e la gestione associata dei servizi, presupposto essenziale per l'attuazione dei servizi previsti dal piano sociale di zona, che rappresenta lo strumento attraverso il quale gli enti convenzionati assicurano l'unicità di conduzione e la semplificazione di tutte le misure relative ai servizi socio - sanitari, nonché il necessario impulso per il miglioramento dei servizi sull'intero territorio intercomunale.
Il sistema tende a garantire efficacia, economicità, efficienza e rispondenza al pubblico interesse delle comunità amministrate.
Il modello tende a favorire la formazione di sistemi locali di intervento fondati su servizi e prestazioni complementari e flessibili, stimolando le risorse locali di solidarietà e di auto aiuto.
Qualifica la spesa, attivando risorse derivanti dalle forme di concertazione oltre che garantire la sollecita risposta alle richieste di assistenza che arrivano dal territorio.
Nella convenzione è prevista anche la costituzione dell'Ufficio di Piano, struttura tecnica intercomunale a supporto dell'azione integrata dei comuni del distretto il cui responsabile è la dirigente del settore Politiche Sociali del Comune di Crotone Mariateresa Timpano.
"Dopo quindici anni dall'adozione della normativa regionale abbiamo raggiunto un risultato importante su un tema fondamentale che investo una fascia importante della popolazione che va dai bambini in difficoltà, gli anziani, soggetti diversamente abili. L'assessorato ha tessuto questa rete positiva che si è costituita tra i Comuni del Distretto rispettando il ruolo di Comune capofila che non abbiamo considerato un orpello ma avvertendone tutta la responsabilità e improntando i rapporti con gli altri comuni in nome della condivisione e della collegialità. La disponibilità e la sensibilità istituzionale di tutti i rappresentanti ha portato alla sottoscrizione di questo importante documento che segna l'avvio di un "modello territoriale crotonese" in tema di servizi sociali" ha detto l'assessore alle Politiche Sociali Alessia Romano.