Nel corso della recente riunione del Consiglio Comunale sono stati approvati tre punti importanti relativi alle Politiche Sociali nella città di Crotone.
Sul tema ha relazionato in aula l'assessore alle Politiche Sociali Alessia Romano.
Il primo punto riguarda il regolamento sull'affidamento dei beni immobili confiscati alla criminalità organizzata.
"Un tema che reputo importantissimo per la sua elevata rilevanza sociale. Sin da subito, appena insediati, il sindaco Pugliese mi ha dato mandato di recarmi a Reggio Calabria presso la sede dell'Agenzia Nazionale dei beni confiscati alla mafia. In quell'occasione ho appreso che il Comune non tanto aveva fatto per prendere in carico ed acquisire al proprio patrimonio i beni confiscati alle cosche. Ci siamo immediatamente attivati convinti che il contrasto alla 'ndrangheta passi anche dalla restituzione alla comunità cittadina dei beni che le mafie ed i mafiosi posseggono nel tentativo di soffocare e prevaricare la società civile. Appropriarsi di quei beni vuol dire affermare con forza la presenza dello Stato e delle sue Istituzioni unite a difesa dei cittadini. In quest'ottica è stato redatto il Regolamento avente ad oggetto la destinazione dei beni confiscati alle mafie. Il Comune ha acquisito ed utilizzerà i beni confiscati per fini sociali o economici con vincolo di rimpiego dei proventi per finalità solidali nonché rispondere all'emergenza abitativa come strumento di sviluppo e di riscatto del territorio" dichiara l'assessore Alessia Romano.
Un altro punto riguarda l'approvazione dello schema di convenzione associata delle funzioni e dei servizi socio assistenziali e il regolamento dell'Ufficio di Piano
"Costituisce un elemento fondamentale nella gestione dei servizi socio - assistenziali. Dopo quasi diciassette anni dall'entrata in vigore della legge regionale 23/2003 questa amministrazione è riuscita a costituire l'ufficio di piano, grazie ad un lavoro sinergico svolto con i comuni del distretto socio assistenziale. L'amministrazione Pugliese nell'ottica di una maggiore efficienza dell'utilizzo delle risorse volte a massimizzare l'efficacia degli interventi in favore delle fasce deboli ha inteso realizzare l'autonomia gestionale del distretto. Questa innovazione vedrà i comuni partner nel concorrere a determinare le politiche di intervento. I comuni eserciteranno in forma associata le funzioni di programmazione, erogazione di servizi e prestazioni ed istituiranno lo sportello unico per il segretariato sociale" aggiunge l'assessore Romano.
Il terzo punto è la modifica dell'art. 11 del Regolamento Comunale per il sostegno economico a persone e famiglie in stato di bisogno.
"Si è reso necessario adeguare i contenuti di questo articolo ormai obsoleto e contrastante con gli indirizzi nazionali. In realtà già dal nostro insediamento avviamo avversato il concetto di mero assistenzialismo convinti di restituire dignità alla persona, tramite il perseguimento di politiche attive, volte all'inclusione sociale. Abbiamo proposto delle modifiche che consentiranno di ampliare la platea dei beneficiari e progettare linee di intervento innovative quali ad esempio i cantieri sociali" conclude l'assessore Romano.