Come milioni di italiani ho seguito ieri sera in televisione quella che senza forse e senza ma è la pagina più nera non solo del calcio italiano ma dello sport in generale: l'esclusione dell'Italia dai mondiali di Russia 2018.
Il mondo dello sport farà le opportune valutazioni su quali sono state le cause che hanno portato di sessant'anni indietro il calcio italiano.
Tuttavia da assessore ma soprattutto uomo di sport non posso non fare qualche considerazione che parte innanzitutto dalla necessità di sostenere i vivai e favorire la crescita di atleti che possano rappresentare al meglio il calcio italiano.
E' un dato incontrovertibile che a livello di club questa ricerca non si è verificata, in questi ultimi anni, e le conseguenze si sono tristemente riverberate sulla Nazionale.
Crotone in questo senso, mi permetto di osservare, è in controtendenza, non solo per quanto riguarda la sua squadra di calcio che ha sempre puntato sui giovani.
In tutte le discipline sportive Crotone ha valorizzato i suoi giovani atleti ed i risultati stanno premiando gli sforzi che il mondo associazionistico sportivo, che sosteniamo dal primo giorno del nostro insediamento, mette in campo.
Crotone vanta campioni del mondo, campioni europei o campioni nazionali quattordicenni, quindicenni o sedicenni a testimonianza che è sui giovani che si deve puntare per la crescita complessiva del movimento sportivo.
Il nostro compito è quello di assecondare e sostenere questo percorso.
Quanto avvenuto dovrà essere elemento di valutazione per puntare ad una nuova politica sportiva prevalentemente fondata sui giovani e sul loro talento.
Giuseppe Frisenda
Assessore allo Sport