Il Comune di Crotone? Una grande famiglia.
E' la lettura che hanno dato gli alunni del Liceo Gravina che hann opartecipato al progetto alternanza scuola lavoro che hanno svoltoproprio all'interno della Casa Comunale.
Una grande famiglia che si è allargata con la loro presenza attraverso il percorso che hanno compiuto confrontandosi direttamente con il lavoro quotidiano che si svolge nel palazzo comunale.
Per sei giorni gli alunni si sono alternati negli uffici dell'ente,dall'avvocatura all'ufficio ambiente, dal centralino all'ufficio comunicazione, dalla ragioneria ai servizi sociali, dal ced all'ufficio urbanistica, dal protocollo all'ufficio personale ed hanno fisicamente vissuto la quotidianità del dipendente pubblico anche preparando personalmente pratiche o rispondendo al telefono del centralino.
Una esperienza che ha abbattuto lo stereotipo di dipendente pubblico alla "posto fisso" raccontato cinematograficamente da Checco Zalone o di "furbetto del cartellino" che spopola nei telegiornali o nelle trasmissioni televisive.
La propria esperienza i ragazzi del "Gravina" hanno voluta raccontarla con una conferenza stampa che si è tenuta questa mattina ed alla quale con i portavoce del gruppo Loris, Irene e Chiara hanno partecipato la dirigente scolastica Donatella Calvo e Francesco Vignis portavoce del sindaco Pugliese che è stato loro tutor interno in questi giorni.
Presenti i docenti Rossella Riccardi e Damiano Milone.
Una scelta precisa quella della amministrazione Pugliese coordinata dall'assessore alla Pubblica Istruzione Antonella Cosentino di avereprotagonisti anche dell'attività lavorativa i ragazzi.
Di non limitare la loro presenza solo ad una visita di "cortesia" ma di conoscere il loro punto di vista sulla attività amministrativa ed attraverso il loro giudizio di migliorare anche il servizio offerto alla collettività.
Uncriterio sintetizzato nel suo intervento da Chiara che ha detto: "in questi giorni siamo stati studenti, impiegati ed anche pubblico. Ci siamo confrontati con il lavoro che inizialmente non pensavamo fosse così impegnativo ma che si è dimostrato invece coinvolgente ed a tratti creativo".
Loris nella sua presentazione ha detto: "avevamo dei pregiudizi quando abbiamo cominciato questa attività. Poi nel corso dei giorni abbiamo conosciuto il lavoro che si svolge ma soprattutto conosciuto delle"persone" che sono quelle che ogni giorno compiono il proprio dovere al servizio della comunità. Una esperienza importante per la quale ringraziamo non solo l'amministrazione ma anche la scuola"
"E' stato come vivere in famiglia" ha detto Irene. "Una famiglia dove ci siamo sentiti integrati. Certo ci sono degli uffici meno coinvolgenti degli altri ma questo è dovuto alla ripetitività del lavoro e non dal personale addetto. E' molto complicato anche il rapporto con il pubblico. Noi stesse siamo stati allo sportello o risposto al centralino dell'ente. Quello che ci ha colpito più di tutto è stato il rapporto positivo con i dipendenti."