La comunicazione? Deve essere utile, chiara, costruttiva, efficace, ma può essere anche "gioiosa".
Lo affermano le alunne del Liceo Gravina che sono state protagoniste di un progetto di alternanza scuola/lavoro che hanno svolto nella Casa Comunale legato al mondo della comunicazione istituzionale e pubblica.
Alla fine del percorso, questa mattina, le alunne hanno dato vita nella Sala Consiliare ad un proprio "telegiornale" durante il qual ehanno presentato la propria esperienza sia all'interno del Municipio che in città dove hanno svolto una serie di visite e di incontri.
Alla iniziativa hanno partecipato il sindaco Ugo Pugliese e la vice sindaco ed assessore alla Pubblica Istruzione Antonella Cosentino.
Con il supporto di immagini hanno illustrato, con grande partecipazione ,le proprie esperienze sia a contatto con la Pubblica Amministrazione che con la città.
Era presente la docente della scuola Gravina, Rossella Riccardi.
Dal 20 al 27 febbraio hanno partecipato a questa esperienza diciotto alunne della quarta classe del Liceo Gravina, indirizzo scienze umane.
"Rispetto a quelle che erano le aspettative della vigilia, l'esperienza si èrivelata coinvolgente. Inizialmente avevamo una idea della pubblica amministrazione come un ambiente troppo formale, noioso e pesante .Durante il percorso abbiamo verificato che le attività nelle quali siamo state coinvolte si sono rivelate aperte, leggere e, a tratti, divertenti. Il tema principale trattato è stato quella della comunicazione, sia in senso generale che specifico. Un elemento fondamentale di questo percorso è stato il confronto diretto con le persone della pubblica amministrazione. Il dialogo instaurato con il portavoce del sindaco, Francesco Vignis, si è dimostrato aperto ,libero e piacevole" ha detto la prima speaker.
"Il nostro percorso di alternanza si è svolto anche al di fuori della casa comunale. Nel corso della settimana abbiamo visitato, con occhio critico, molti luoghi storici della città.
Il cammino, anche letterale, che abbiamo fatto e l'approfondimento teorico e pratico ci hanno consentito di guardare con meno superficialità al territorio. Abbiamo posto l'attenzione ai dettagli che solitamente sfuggono alla collettività, cogliendone le positività e le negatività. Crotone ai nostri occhi si è rivelata meno legata allo stereotipo di città abbandonata e trascurata" ha osservato la seconda.
"Di questa città fanno parte i giovani, i meno giovani e gli anziani. Tutti debbono essere protagonisti attivi. Questo principio vale per un sindaco quanto per un semplice cittadino, indipendentemente dal ruolo che ogni individuo occupa all'interno della società. Noi giovaniv ogliamo fiducia" ha detto una terza speaker
" Questa esperienza ci ha dato il modo di conoscere il passato, di vivere il presente e di gettare le basi per il futuro. Le visite che abbiamo effettuato periodicamente ci hanno consentito o di conoscere luogh iche non avevamo mai visto prima come il lazzaretto o di osservare meglio quelli che già conoscevamo come il Castello. Il passato ci ha inviato una richiesta di aiuto e di attenzione" ha detto una quart aalunna.
"Noi stesse siamo veicolo di comunicazione. Questo percorso ci ha aiutato a capire che non di deve dare nulla per scontato. Nessun dettaglio deve essere tralasciato e deve essere conosciuto per poterlo fare nostro e trasferirlo agli altri. Comunicare ci da la possibilità di migliorarci e di migliorare la città" ha detto la quinta speaker.
"E' partito proprio dal sindaco l'invito, che abbiamo subito raccolto, di distinguere la realtà "vera" da quella "virtuale". Il sindaco ci ha detto di non guardare alla cose con superficialità, ma a verificarle, perché il messaggio potrebbe risultare travisato e non essere compreso" ha sostenuto un'altra ragazza.
"E' facile identificare una cosa come bella, quando oggettivamente s ipresenta così. Più difficile è cogliere la bellezza con un occhio distratto, magari con occhi che sono abituati a "pensare" alla bruttezza. Se guardiamo le cose con uno sguardo negativo ci sembreranno sempre brutte. Non dobbiamo soffermarci all'apparenza "ha detto una altra alunna.
"Il percorso ci è stato utile per fare conoscenza con le parole. Più i giorni passavano e più diventavamo "padrone" delle parole stesse. Molto spesso, anche a causa di una informazione selvaggia, diventiamo vittime delle parole. Le parole hanno un peso.
Bisogna avere la forza per portarle. E' opportuno avere la consapevolezza del loro significato" ha concluso l'ultima speaker
I lsindaco Pugliese ha ringraziato le alunne per la loro costruttiv apresenza nella Casa Comunale, delle loro idee, delle loro proposte :"l a comunicazione serve e aiuta. Vi troverete sempre davanti a dell escelte ma le giuste decisioni vi aiuteranno a crescere" ha detto il sindaco