L'adozione di un regolamento comunale che disciplini la concessione dei beni immobili confiscati alla malavita organizzata è stato argomento di un incontro che si è svolto nei giorni scorsi tra l'Amministrazione comunale di Crotone e il coordinamento provinciale di "Libera associazioni, nomi e numeri contro le mafie". Alcuni rappresentanti dell'associazione hanno incontrato il sindaco Ugo Pugliese e l'assessore comunale alle Politiche sociali Alessia Romano, avanzando una serie di proposte per una corretta e trasparente procedura di assegnazione dei beni immobili confiscati. Tra gli obiettivi di Libera (che non gestisce beni confiscati) c'è infatti il supporto e monitoraggio per un corretto riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati al fine di dare attuazione alla legge 109/96 promossa dalla stessa Libera venti anni fa attraverso la raccolta di un milione di firme in tutta Italia.
I dati dell'Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati, aggiornati al 31 ottobre 2016, rivelano che nel comune di Crotone sono presenti 19 beni immobili confiscati in via definitiva, 9 dei quali già destinati al Comune e 10 ancora in gestione all'agenzia. Dal monitoraggio effettuato da Libera ne risultano utilizzati 3. A questo proposito il primo cittadino ha fatto sapere di avere già avviato tutte le procedure per la richiesta dell'assegnazione al Comune dei dieci beni restanti da parte dell'Agenzia.
"La condizione primaria per una gestione trasparente dei beni confiscati - ha spiegato il coordinatore provinciale dell'associazione, Antonio Tata - è la pubblicazione dell'elenco dei beni in possesso dell'Ente sull'albo pretorio on-line, peraltro obbligatoria per legge, corredato da tutte le informazioni relative all'ubicazione, alle condizioni, all'eventuale utilizzatore ed alle finalità dell'utilizzo. Oltre a questo proponiamo l'approvazione di un regolamento specifico che disciplini le modalità di assegnazione dei beni, che renda chiara e trasparente ciascuna procedura, che aiuti a dare una risposta più precisa e coerente all'interesse manifestato dal Comune e che dia la possibilità a tutti di poter concorrere alla richiesta del bene in oggetto". Un suggerimento che, ha spiegato Pugliese, "è in pieno accordo con le esigenze dell'Amministrazione comunale, e in particolar modo dell'assessorato alle Politiche sociali. Abbiamo, infatti, recepito le richieste ed esigenze manifestate in materia da diverse associazioni, e quindi condividiamo in pieno il percorso proposto da Libera". Nei prossimi giorni, dunque, si procederà a concordare e stilare un regolamento comunale che disciplini la concessione dei beni immobili confiscati; tale regolamento dovrà poi essere discusso in commissione e approvato dal Consiglio comunale.
Tra gli altri suggerimenti avanzati da Libera ci sono anche seminari di formazione sul tema rivolti in modo specifico ai funzionari dell'Ente; concorsi di idee banditi dal Comune sullo specifico utilizzo di alcuni beni immobili per rispondere a precise esigenze sociali; giornate di visita ai beni confiscati in cui i soggetti interessati a partecipare all'eventuale concorso di idee possano visionare nel dettaglio condizioni e caratteristiche dei beni stessi.