Il CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza) Calabria Onlus, la Società Cooperativa Sociale NOEMI e il Comune di Crotone attraverso l'assessore alle Politiche Sociali Alessia Romano, in una lettera inviata all'Assessore regionale al Welfare Federica Roccisano, chiedono alla Regione Calabria di aprire un'interlocuzione con il terzo settore per ragionare insieme sui livelli essenziali delle prestazioni a favore dell'infanzia e dell'adolescenza e recepire il IV Piano nazionale per l'Infanzia e l'adolescenza.
L'iniziativa avviene in corrispondenza con la Giornata internazionale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, che si celebra in tutto il mondo il 20 novembre.
Le organizzazioni firmatarie dell'appello sottolineano la necessità di "un'attenzione particolare ai minori che risiedono nel territorio calabrese a maggior ragione in questo momento particolare dove si riscontra un aumento della povertà delle famiglie e deiminori".
Il recepimento del IV Piano nazionale permetterebbe di articolare un sistema integrato di servizi che agirebbe in modo efficace contro la povertà dei bambini e delle loro famiglie, sui servizi socio-educativi per la prima infanzia e la qualità del sistemascolastico, sull'integrazione scolastica e sociale, sul sostegnoalla genitorialità e i servizi per l'accoglienza.
In secondo luogo, le organizzazioni sopra citate affermano l'urgenza di pianificare i livelli essenziali delle prestazioni per l'infanzia e l'adolescenza come "un'azione di sistema con risorse certe ed adeguate".
A tal proposito rilevano che gli 11 euro giornalieri a minore previsti per i centri diurni e i 31 euro per le comunità residenziali sono del tutto inadeguati ad offrire a bambini e ragazzi un servizio accettabile.
"Bisogna orientare le politiche regionali nel rispetto e tutela dei minorenni", concludono, "che significa investire sul futuro dei più piccoli', far crescere talenti, conoscenze e saperi indispensabili per il futuro della nostra società."