La Cultura, con la "C" maiuscola, per essere tale deve essere spudoratamente popolare.
I premi Nobel per la letteratura a Dario Fo ed il recentissimo a Bob Dylan lo dimostrano ampiamente.
Spudoratamente popolare è il libro di Maurizio Fiorino "Fondo Gesù" che èstato presentato ieri sera presso la Sala Margherita nell'evento patrocinato dal Comune di Crotone ed organizzato dalla Libreria Cerrelli
Spudorato non per il linguaggio utilizzato che è quello che parlano i giovan idi oggi, anche nei termini più crudi.
Dolcemente spudorato perché apertamente legato ai temi di un quartiere popolare e simbolo dove il bene ed il male si toccano, si sfiorano, si mescolano diventando a tratti indistinguibili.
La vice sindaco ed assessore alla Cultura Antonella Cosentino nel corso del suo intervento ha evidenziato il talento del giovane scrittore alla sua seconda opera dopo il successo di "Amodio", ma anche la necessità di aprirsi culturalmente, di non restare ancorati a stereotipi consunti.
L'assessore Cosentino si è detta felice di poter aprire luoghi come la Sala Margherita, uno dei più belli del centro storico cittadino, ad eventi culturali e soprattutto ai giovani talenti che la città è capace di esprimere.
Una serata partecipata da un numeroso pubblico per l'incontro con l'autore che ha dialogato con Francesco Vignis sui temi del libro con gli intermezzi musicali della splendida voce di Floriana Mungar iaccompagnata alla chitarra da Sandro Cretella.
Una storia forte quella di Maurizio Fiorino che si svolge in un arco limitato di tempo, un giorno e mezzo, e di spazio, i chilometri che separano Crotone da Rossano e tuttavia che abbracciano una vita intera ed un desiderio di libertà che supera i confini temporali e di spazio.
Nella storia di Mario ed Angelo sono condensate tutte le sfumature di una esistenza: l'amicizia, l'amore, il sesso, il dolore, la disperazione, la gioia, il disagio, la morte.
Ma nel romanzo di Maurizio Fiorino è uno il sentimento, in particolare,a prevalere: la speranza.
La speranza che pur attraversando il percorso più doloroso si può intravedere con la forza dell'amore la luce di un futuro positivo.