I buoni sentimenti fanno sempre scuola. Rafforzano l'animo e indicano la strada giusta da percorrere.
Sono valori dei quali non bisogna avere né pudore né vergognarsi anche quando l'accelerazione della modernità porta a ritenerli superati
Dal libro di Antonio Valicenti, "il bacio della Sibilla", presentato ieri sera al Museo Civico del Castello Carlo V, i "buoni sentimenti" sgorgano a cascata, richiamandoli in un gioco didomino, uno dopo l'altro.
Su tutti l'amore, filo conduttore del romanzo del professore di Rotondella (MT) che ha al suo attivo, oltre che anni di insegnamento, numerose opere letterarie tra cui le innovative traduzioni in dialetto dei classici.
Alla serata, con l'autore sono intervenuti l'assessore alla Cultura Antonella Cosentino, la responsabile della biblioteca comunale Luciana Proietto e la scrittrice Ginetta Rotondo.
L'assessore Cosentino ha evidenziato la volontà dell'amministrazione Pugliese non solo di favorire momenti culturali ma anche di aprire alla socializzazione ed all'incontro luoghi simbolo della città come il Castello Carlo V ed il suo museo.
Soffermandosi poi sull'opera del prof. Valicenti, l'assessore Cosentino ha evidenziato il garbo nella scrittura e la profondità dei contenuti che mettono in risalto valori universali a cui non è possibile rinunciare.
Luciana Proietto nel suo intervento ha raccontato l'emozione che si prova nel leggere l'opera del prof. Valicenti in cui prevale l'umanità. Un libro che aiuta a recuperare il senso positivo della vita anche se il percorso è costellato dal dolore.
Ginetta Rotondo, che ha letto alcuni passi del libro, si è soffermata sulc oncetto di tempo.
La storia del prof. Valicenti non ha connotazione temporale. E' universale come l'amore, sentimento dominante dell'opera ma anche della vita dell'uomo.
Il "bacio della Sibilla" è un viaggio nelle sfumature della vita che non può essere solo "bianca" o "nera".
Una bella serata, dunque, all'insegna dei buoni sentimenti, dell'amore in particolare che come dice Aldo Carotenuto nella prefazione "viene ricercato con impeto e caparbia ostinazione, espressione di un sentimento vero, autentico, bello, ritrovato in una dimensione trascendente, medianica e culturale".
Ha moderato Francesco Vignis.