La disposizione sulle quantità di rifiuti da poter conferire presso l'impianto di Ponticelli, la comunicazione sulla crisi dello smaltimento dei rifiuti con richiesta di pagamento per lo stesso ed il mancato rinnovo dell'ordinanza che autorizza il conferimento in altri impianti è una di quelle triplette realizzate dalla Regione Calabria destinate a creare ancora più disagi sul tema dei rifiuti al territorio calabrese e crotonese in particolare.
La prima tegola è arrivata con la disposizione da parte della Regione alla società che gestisce l'impianto di Ponticelli di poter conferire presso la struttura fino ad un massimo di 75 tonnellate al giorno di rifiuti da parte del Comune di Crotone.
In pratica una riduzione sulla già esigua quantità di rifiuti giornalieri che era consentito portare presso l'impianto.
Cifra che naturalmente non può sopperire alla produzione giornaliera di rifiuti in città, ed i risultati si stanno già vedendo con decine di sacchetti di rifiuti accatastati presso i contenitori, e che comunque non consentirà mai di poter recuperare l'arretrato che continuerà ad accumularsi per strada.
Ancora una volta non è la raccolta, che funziona grazie al lavoro che svolgono Akrea ed Akros a creare disagio ai cittadini, ma il conferimento nell'impianto gestito dalla Regione.
La seconda ciliegina è arrivata con l'intimazione da parte della Regione ai comuni dell'immediato pagamento delle tariffe di smaltimento dovuta alla Regione stessa.
A prescindere dal fatto che il Comune di Crotone ha i conti a posto nei confronti della Regione, questa intimazione giunta a poche ore dalla disposizione di riduzione del conferimento suona come una beffa per quei comuni come il nostro in regola con tutti i pagamenti.
Terzo ed ultimo, il presidente facente funzioni lasciando scadere l'ordinanza che autorizza a conferire rifiuti presso altre strutture, di fatto, crea un corto circuito nel funzionamento di tutta la filiera.
Ancora una volta, ribadiamo, la Regione invia ai comuni carte e non soluzioni.
Ancorau na volta mette i territori, la Calabria tutta e la città di Crotone in particolare di fronte allo spettro di una emergenza rifiuti che, giorno per giorno, si aggraverà sempre di più.
Ancora una volta, si ripresenta, guarda caso lo stesso scenario che il crotonese ha vissuto alla vigilia della competizione elettorale del 2011.
Ed, ancora una volta, oggi che siamo a ridosso di una importante tornata elettorale come il rinnovo del Consiglio Regionale, la situazione si ripropone con le stesse modalità.
Risulta perfino superfluo qualsiasi altro commento.
La realtà è che nonostante la fine di anni di Commissariamento, la situazione nel momento in cui è subentrato l'attuale governo regionale non è mutata di una virgola.
Ancora una volta si lascia, inesplosa, una mina sociale senza assumersi quelle responsabilità che istituzionalmente sono dovute.
L'aspetto più desolante è che a pagarne le conseguenze sono i cittadini.
L'assessore all'Ambiente
Michele Marseglia
Il sindaco
Peppino Vallone