Sembra quasi che la forma circolare della base dell'albero di "Falcone e Borsellino"sia stata fatta apposta per consentire idealmente che le targhe con i nomi di Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, Vito Schifani, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli e Claudio Traina "abbracciassero" quella centrale che ricorda Giovanni Falcone e Paolo Borsellino
Un abbraccio quasi a proteggere idealmente i nomi dei giudici simbolo vittime della mafia così come, durante il servizio per il quale si sono immolati, erano incaricati della protezione fisica dei magistrati palermitani.
I nomi degli uomini delle scorte, al quale è stato affiancato quello di Francesca Morvillo compagna di Falcone uccisa nella strage di Capaci, ricordano a tutti che la legalità è un valore assoluto, irrinunciabile.
Legalità è stata questa la parola che è risuonata più volte nel parco che porta il nome di Falcone e Borsellino e dove, ieri sera, si è tenuto il ricordo della comunità cittadina in occasione dell'anniversario della strage di Via d'Amelio.
Una giornata voluta da Agorà Kroton, Italia Nostra, Terra Mia, Arci, Legambiente, Libera alla quale ha aderito il Comune di Crotone che era presente con il vice sindaco Mario Megna, l'assessore ai Lavori Pubblici Emilio Candigliota e la consigliera Teresa Cortese e che ha visto la presenza del prefetto Maria Tirone.
Presenti anche tanti volontari provenienti da fuori regione che partecipano ai campi organizzati sui terreni confiscati alla criminalità organizzata.
Dopo l'introduzione alla giornata di Antonio Tata referente di Libera, il prefetto Maria Tirone e il vice sindaco Mario Megna hanno scoperto le targhe che le associazioni hanno voluto apporre accanto a quella che ricorda i giudici Falcone e Borsellino.
Sia nell'intervento del prefetto Tirone che in quello del vice sindaco Megna oltre al plauso nei confronti del mondo dell'associazionismo, molto attivo nella città di Crotone, è stato sottolineato la necessità di perseguire la legalità sia con l'impegno di istituzioni e di forze dell'ordine ma anche attraverso i comportamenti di tutti i giorni, anche nelle espressioni più semplici della vita quotidiana.
Bellissima ed emozionante la perfomance di Giusy Mellace, Salvatore De Rito, Emma Carcea e Giuseppe Mendicino che hanno "fatto parlare" vittime di mafia, tra cui il ricordo del dolcissimo Dodò Gabriele.
Una esibizione particolarmente toccante ed incisiva sottolineata dallo stesso Vice Sindaco Mario Megna il quale ha chiesto agli attori di avere la possibilità di ulteriori momenti di collaborazione al fine di veicolare, anche attraverso l'arte, il valore della legalità.