Alla vigilia della prima prova dell'esame di maturità il sindaco Peppino Vallone e l'assessore alla Pubblica Istruzione Antonella Giungata scelgono un modo inconsueto di fare un sincero "in bocca al lupo" agli studenti crotonesi
Entrambi lo fanno ricordando l'emozione della propria prova d'esame segno che la maturità, nonostante si dica che gli esami non finiscono mai, resta per tutti un giorno importante e fondamentale non solo del proprio percorso scolastico ma della vita.
Lo è stato all'epoca per il sindaco e per l'assessore alla Pubblica Istruzione, lo è per i tanti ragazzi che stanno per sostenere la prima prova di Italiano.
"Lo ricordo bene quel giorno, pensato a lungo per tutto l'anno scolastico e poi presentatosi quasi all'improvviso. Ricordo bene l'emozione della notte precedente agli esami che mi ha accompagnato fino a quando cominciammo la prova di italiano. Poi tutto si sciolse nella volontà di cercare di dare il meglio. Ai ragazzi che in queste ore sicuramente proveranno la stessa emozione dico di essere se stessi in questa importante occasione. L'emozione che provate, sicuramente si scioglierà davanti al foglio che vi troverete davanti. Su quel foglio scrivete con tranquillità, semplicemente, senza timore di esporre le vostre idee. In questi anni come amministrazione abbiamo avuto tante volte l'occasione di confrontarci con voi attraverso gli incontri nella Casa Comunale. La vostra maturità l'avete già conquistata sul campo con la vostra voglia di partecipazione alla vita cittadina. Con la stessa determinazione che state dimostrando come cittadini affrontate questi giorni per voi così importanti. Un in bocca al lupo di cuore"
Peppino Vallone
"Capisco perfettamente le sensazioni che state provando perché sono quelle stesse sensazioni che ho provato anch'io, esattamente vent'anni fa. Tensione e nostalgia erano i sentimenti prevalenti: tensione per quella che consideravo "la prova delle prove", cioè il compito di italiano al Liceo Classico, e nostalgia perché sapevo perfettamente che quell'esame segnava la fine di un ciclo. Un ciclo nel quel mi ero formata attraverso gli studi, ma anche un ciclo di vita nel quale erano nati rapporti, alcuni sfociati in amicizia che ancora oggi sono solide. Accanto a questi due sentimenti c'er aanche, forte, un grande senso di condivisione. Quello che provavo io era quello che provavano esattamente tutti i miei compagni di classe in quel momento. La paura di non essere all'altezza, piano piano, ha lasciato il posto alla consapevolezza e da quella "prova delle prove" il mio percorso è continuato liscio, e dalla maturità è arrivata la laurea, l'esperienza giornalistica e l'attuale esperienza con le importanti deleghe alla cultura ed alla pubblica istruzione.
Vi auguro un percorso fatto di soddisfazioni, di successi e soprattutto di consapevolezza che la formazione è la base. Ricordate "hom ofaber est suae quisque fortunae"
Antonella Giungata