Il Consiglio Comunale nella seduta di ieri, conclusasi quasi a mezzanotte, ha approvato il Bilancio di Previsione con diciassette voti a favore, due astenuti ed uno contrario.
Conti in ordine ed un bilancio che guarda già al 2014 come anno di svolta tendendo presente, nonostante le difficoltà globali, dei risultati ottenuti nel corso di quest'anno.
Il testo della relazione allegata al bilancio di previsione:
La scrittura del Bilancio diprevisione per questo Comune, come per tutti gli Enti Locali, quest'anno, rappresenta un'impresa ardua.
Individuare le risorse finanziarie per dare le giuste risposte alla collettività è un esercizio fortemente condizionato dalle nuove politiche di bilancio prodotte dal legislatore.
La sovrapposizione delle norme in materia di finanza locale, la ristrettezza finanziaria con la conseguente diminuzione dei trasferimenti statali agli enti locali impedisce di fatto ai comuni l'erogazione dei servizipiù elementari.
Un Bilancio di previsione nella sua redazione, comunque, non può essere limitato ad una sequenza di dati e di numeri.
Volendo fare un parallelismo con il bilancio familiare, un buon padre di famiglia tiene esclusivamente conto, nell'incrociare entrate ed uscite, non della monetizzazione delle stesse ma delle necessità del nucleo familiare.
Se questo principio vale per una famiglia ancora di più deve caratterizzare, nella strutturazione del Bilancio di previsione, una amministrazione comunale che raccoglie le esigenze dell'intera comunità.
Giungiamo all'approvazione del Bilancio di previsione sulla scorta di quanto politicamente avvenuto a seguito delle elezioni politiche dello scorso febbraio.
L'attuale situazione politica e l'incertezza della crisi economica che ha modificato anche i comportamenti dal punto di vista antropologico, oltre ada vere ripercussioni sulla situazione sociale del paese, sta aggredendo in tutta la sua drammaticità i comuni che si trovano al centro del vortice della crisieconomica.
Permane una situazione di incertezza che, con le incognite che si palesano sia dal punto di vista normativo che da quello finanziario, non ha consentito di approvare in tempi più consoni il Bilancio di Previsione. Qualsiasi scelta in senso inverso ci avrebbe fatto trovare davanti ad un documento del tutto privo di elementi di credibilità contabile ed amministrativa.
Viviamo, dunque, un clima di difficoltà complessiva che ci porta all'approvazione del Bilancio di previsione 2013 con tempi notevolmente in ritardo rispetto agli anni passati dovendo, gioco forza, utilizzare scadenze che solitamente erano dedicate alla verifica conclusiva della gestione e non per la realizzazione dello strumento fondamentale che guida la vita amministrativadi un Ente.
E' ovvio che l'approvazione del Bilancio di Previsione è fortemente dipendente dall'evoluzione della crisi economica che, pur avendo una dimensione globale, nel nostro paese è molto più accentuata.
Le scelte del Governo centrale di puntare sull'austerità e sulla spending review non solo fino ad oggi si sono dimostrate deboli nel fronteggiare la crisi ma hanno penalizzato fortemente gli enti locali.
E' in questa contesto che si spiega la protesta civile ma vibrata dei sindaci ed in modo particolare per i primi cittadini di quei comuni che, pur se virtuosi, non possono dare le risposte che la collettività si attende.
Per la città di Crotone, in particolare, si può parlare di una crisi più forte che nel resto del paese. E' la crisi di un paese del sud che, negli ultimi anni, ha dovuto registrare una serie di difficoltà che l'hanno portata al collasso economico con gravi ripercussioni sociali. Basta pensare alla desertificazione industriale con la consequenziale perdita di circa 10.000 posti di lavoro.
E' naturale, dunque, che l'attuale fase recessiva imposta dal Governo non è adeguata ad un territorio come il nostro già caratterizzato da storici ritardi nella rete delle infrastrutture fisiche, nel livello di specializzazione dei servizi, nello scarso livello di inclusione e coesione dei cittadini e travagliato da problematiche di natura ambientale.
In questo quadro fortemente complesso il Comune di Crotone comunque letteralmente, ha messo "la faccia" con determinazione evitando, se pur in presenza di risorse finanziarie modeste, di voltare le spalle alle esigenze delle fasce più deboli.
Anche in questo contesto piuttosto negativo il Comune di Crotone, con una politica molto accorta, ha saputo far fronte ad una serie di vicende ereditate dal passato come il contenzioso a seguito di espropri, che in modo pesantissimo, dopo quasi quarant'anni, si è affacciato con devastante prepotenza nella vita amministrativa dell'attuale consiliatura.
Contenzioso che l'amministrazione ha chiuso attraverso la stipula di una transazione che non sarebbe stato possibile concludere se non avessimo avuto i conti in ordine.
Nonostante l'enorme incertezza, che ha reso impossibile prima di oggi la scrittura contabile del bilancio, non abbiamo voluto far mancare interventi eservizi fondamentali alla nostra comunità dovendo purtroppo pronunciare anche qualche diniego dovuto anche alla mancanza di trasferimenti che ritenevamo dovuti, e dunque programmabili, e che invece sono restati nelle casse regionali; un riferimento specifico sono le royalties derivanti dall'estrazione del metano in mare che ammontano a diverse annualità e che sono ancora dovute al Comune di Crotone.
Se siamo arrivati oggi a poter affermare che molto è stato comunque fatto,nella provvisorietà politica, normativa e finanziaria nella quale siamo stati costretti, ciò è dovuto alla tenacia amministrativa che Giunta e Consiglio, attraverso il lavoro compiuto all'interno delle Commissioni Consiliari, hanno saputo e voluto portare avanti.
Aver garantito anche nel 2013, evitando di incidere sulle tasche dei cittadini, servizi come il trasporto scolastico o la mensa che percentualmente incidono oltre l'80% nelle casse comunali, aver dato avvio a misure di sostegno alle attività produttive come il Fondo di Garanzia, aver concluso alcune opere di riqualificazione come Via Risorgimento nel centro storico cittadino, essere arrivati alla conclusione della costruzione del nuovo asilo comunale a Tufolo, aver avviato alcuni cantieri "storici" come in la riqualificazione della villa sottana in Via Regina Margherita o il lungomare cittadino sono solo alcuni esempi della volontà specifica non solo di salvaguardare alcuni standard di servizi ma anche la volontà di incidere positivamente sull'andamento economico e sociale cittadino.
Sulla base delle considerazioni espresse assume rilevanza fondamentale puntare sulla programmazione quale strumento necessario per la migliore razionalizzazione delle risorse disponibili.
In modo particolare, utilizzare, le pur modeste risorse finanziarie per intercettare i più cospicui finanziamenti che con il POR 2014/2020 saranno disponibili da qui a breve.
Da questa strategia di base si dipana la necessità di dotarsi di utili strumenti di pianificazione
Una particolare attenzione dovrà essere dato al criterio della trasparenza intesa come accessibilità totale nel rispetto del D. Lgs 33/1 migliorando quelli attualmente già applicati attraverso la pubblicazione sul sito istituzionale ditutti gli atti, la semplificazione delle procedure, il monitoraggio el'intensificazione dei controlli interni, la predisposizione del PianoTriennale per la prevenzione della corruzione e del programma per latrasparenza e l'integrità in esecuzione della Legge 190/12 e dell'art. 10 delD.Lgs 33/13 che ha sostituito l'art. 11 del D. Lgs 150/2009, obiettivi giàtutti assegnati alla dirigenza già nel 2013.
In questo bilancio, con tutti i limiti predetti, vengono già indicate le traccefondamentali che caratterizzeranno l'azione politico - amministrativa per iprossimi anni restituendo al Comune capoluogo il ruolo di direzione politica edeconomica dell'intero territorio crotonese ed al contempo ponendosi l'obiettivodi valorizzare le risorse naturali del territorio, la rigenerazione eriqualificazione dello stesso, la sostenibilità, l'inclusione sociale,favorendo attraverso il partenariato, lo sviluppo complessivo del territorio.
Su queste basisi è tracciato lo schema di Bilancio teso alla salvaguardia dei servizi offertiai cittadini senza incidere sulla qualità e sui costi, ad un auspicabilesviluppo di cui si avvertiranno già i primi benefici a partire dal prossimoanno e che troveranno la concreta espansione nel 2015. Inoltre si punta ad unareale riforma della macchina amministrativa che, anche attraverso la valorizzazione dellerisorse umane e strumentali a sua disposizione, ottimizzi i servizi prestati avantaggio della qualità, dell'economicità e dell'efficacia degli stessi.
In quest'ottica appare fondamentale promuovere una più diffusa condivisione delle sceltestrategiche di sviluppo urbano adeguate alle attuali emergenze e in grado di garantire reale efficacia alle azionipolitico - amministrativemesse in campo.
In questo senso va letto l'elenco delle opere pubbliche inserite nel piano annuale e triennalela cui realizzazione dovrà essere fortemente rappresentativa del recuperodell'identità del nostro territorio.
La trasformazione del territorio attraverso il piano triennale delle operepubbliche dovrà tendere a restituire alla città la sua identità. Le operepubbliche dovranno raccontare la storia della città ed essere punti diriferimento per il cittadino che dovrà essere partecipe attivo delle sceltedell'amministrazione.
E' fondamentale, in quest'ottica promuovere una azione organica di approfondimento, dipreparazione e di accompagnamento alle politiche di sviluppo capace di favorire conoscenza sui percorsi di pianificazione daintraprendere e per alimentare un confronto costruttivo tra i rappresentantipolitici in seno al Consiglio Comunale e il loro raccordo costruttivo con l'azione di governo della Giunta.
E' di particolare importanza definire sin da subito un percorso condiviso delle proprie strategie di sviluppo promuovendo un impegno collegiale e strutturato con politiche di intervento finalizzate sia ad una immediata applicazione che tese al nuovo ciclo di programmazione 2014/2020.
La sostenibilità, l'inclusione e la riqualificazione del territorio dovrà essereadeguato alle nuove esigenze della collettività.
Le criticità di ordine ambientale dovranno rappresentare una opportunità per un nuovo modellodi sviluppo urbano che dovrà puntare alla qualità e alla bellezza.
Occorre rafforzare, dunque, il proprio impegno verso un modello di sviluppo sostenibile,disponibile ad essere aggiornato rispetto alle evoluzioni delle dinamichepolitiche, economiche, sociali.
In questa dimensione assume una importanza strategica l'istituzione dell'Unità diindirizzo Politico della Pianificazione strategica finalizzato a promuovere lacollegialità in materia di programmazione, garantire coerenza tra le linee diintervento previste dagli strumenti di pianificazione e le attivitàamministrative, sostenere le politiche di sviluppo attraverso la concreta attuazione dei pianicomunali in materia di Energia, Mobilità, Gestione dei Beni Comuni e del Patrimonio Pubblico.
Accanto a questo primo elemento prevedere una ulteriore struttura di affiancamentotecnico alla pianificazione strategia che possa svolgere una azione ricognitivasullo stato di conservazione del patrimonio comunale ma soprattutto verificarele previsione degli strumenti di pianificazione: dal Piano Strutturale al PianoSpiagge, dal Piano per il Commercio al Piano per il Lavoro. Svolgere, inoltre,una importante funzione di ricognizione sulle risorse disponibili, su quellenon ancora utilizzate e sui futuri programmi di finanziamento
Sono strutture che rappresentano il termometro dell'attività amministrativache possa anche essere di supporto alla comunicazione verso l'esterno nellospirito di trasparenza e di partecipazione verso la cittadinanza.
Importanza fondamentale riveste l'istituzione di un ufficio delle Politichedelle Entrate da mettere immediatamente in campo sopratutto rispetto alla nuovafilosofia dei tributi e delle imposte che consentono ai comuni una autonomagestione dei tributi. Il tutto perché si possa eliminare la diseguaglianza tracittadini evitando che chi paga lofaccia anche per quelli che non pagano.
Accanto a questa importante struttura, valutane la fondamentale importanza,occorre lavorare all'accorpamento dei servizi primari forniti alla cittadinanza(rifiuti, acqua, pulizia) attraverso un unico organismo che consentirà unamigliore qualità dei servizi ed un abbattimento dei costi di gestione conconsistenti risparmi per le tasche dei cittadini.
In tale ottica va inserita la riorganizzazione dei servizi parcheggi siaattraverso una migliore disposizione dei servizi all'utenza (ad esempiol'ipotesi sperimentale di due parcheggi custoditi con sbarra e custodia conpostazioni fisse nell'area ospedaliera e in Corso Mazzini) e più in generalecon una adeguata razionalizzazione delle strisce blu, dei posti dedicati aisoggetti diversamente abili ed ai cosiddetti posti di cortesia (ad esempiomamme in attesa).
Nell'ambito della razionalizzazione della spesa si tende alla costituzionedi una task force ad hoc costituita con professionalità interne ed esterne,tecniche e sanitarie qualificate, per ridurre l'elevato costo della gestionedei risarcimenti dei sinistri derivanti da incidenti stradali.
Altro aspetto è la formalizzazione di protocolli di intesa con specificheassociazioni in grado di fronteggiare il fenomeno del randagismo conconseguente abbattimento di costi per le casse comunali.
Questi interventi più dettagliati si inseriscono in una più ampiacostruzione del Bilancio che attraversoil rapporto tra la ricognizione delle Entrate e la previsione delle Speseconsente di affermare che anche per quest'anno il Comune di Crotone rispetteràil Patto di Stabilità.
Nella elaborazione della proposta di bilancio, rispetto a quest'ultimaaffermazione si è lavorato nell'ipotesi di non limitarsi al risultato delsemplice pareggio di bilancio ma di mettere in campo una capacità di investimentoin opere pubbliche e di incentivo all'economia locale attraverso il sostegnoalle attività produttive del territorio con misure opportunamente dedicate.
Ribadendo il concetto che si è guardato in generale ad un effettivocontenimento della spesa risulta scarsamente incisiva la spesa relativa astudi, consulenze, rappresentanza e missioni che abbiamo contenuto in terminirisibili se non assolutamente inesistenti.
Al di là dei numeri non si può non tenere conto nella valutazione di questo bilancio che per la prima volta, rispetto al passato, ci siamo trovati a dovergestire un esercizio provvisorio per undici mesi che ha indubbiamente creato evidente problemi che riteniamo poter superare già a partire dal 2014.
Tuttavia, nonostante i ristrettissimi margini di manovra, non abbiamo derogato dalla nostra autonomia gestionale nell'interesse primario della collettività amministrata.