Il Consiglio Comunale di Crotone in occasione della odierna seduta ha approvato all'unanimità un ordine del giorno per ricordare la memoria di Nelson Mandela.
Ecco il testo:
La morte di Nelson Mandela è un lutto di tutti, di uomini e donne, di piccoli e grandi, anziani e bambini, anche per chi non lo ha conosciuto da vicino.
La sua vita ha avuto una influenza positiva nel mondo sicché la sua morte lascia un vuoto in tutti i paesi.
Il suo pensiero è intriso di rigoroso riferimento morale, nel tempo è diventato simbolo di unità, di convivenza e di umanità condivisa.
Una figura davvero eccezionale di combattente e di rivoluzionario, una vita spesa contro le ingiustizie e le disuguaglianze.
Per difendere l'ideale di giustizia e di libertà ha guidato non soltanto il suo paese ma moltissime genti di tutto il mondo per incamminarli verso una vita fatta di onestà e libertà.
Ha patito il carcere per lunghissimi anni, soffrendo moltissimo, ma dalla sofferenza non si è fatto piegare, non le ha prestato il fianco e mettendo da parte risentimento e rancore è andato avanti verso l'affermazione degli ideali per i quali si è speso.
Dalla sofferenza ne è uscito con un sorriso per tutti. Attraverso la sofferenza è riuscito ad aumentare la sua già cospicua dose personale di perdono er iconciliazione.
E'così che alla fine della prigionia si dimostrò più vivo che prima, orgoglioso della sua identità, così forte da sapere parlare al mondo intero con la sua umanità.
La sua forza contro gli oppressori, la sua comprensione ne hanno fatto un idolo dell'umanità intera.
Un uomo nobile fino al punto che la sua morte lascia un vuoto enorme anche per chi non lo ha conosciuto. Intere generazioni lo piangeranno e lo ricorderanno per la sua carica umana e morale.
Di fronte al distacco terreno il mondo lo ricorderà per quello che ha fatto e che si porterà lassù ma anche per quello che lascia qui a tutti quelli che lo sapranno accogliere.
In questo senso il Consiglio Comunale lo vuole ricordare: per il grande insegnamento morale, per le sue battaglie in difesa della libertà, per la nobiltà che lo ha accompagnato nella gestione del potere quando senza tentennamenti ed incertezze ha combattuto l acorruzione, il nepotismo ed il servilismo.