Anche la comunità di Crotone ha voluto idealmente essere vicina a Pietro Orlandi e alla sua famiglia in occasione della fiaccolata a trent'anni dalla misteriosa scomparsa di sua sorella Emanuela che si è tenuta ieri a Roma.
Pietro Orlandi lanciò l'iniziativa in occasione della sua visita a Crotone dello scorso aprile e l'Amministrazione Comunale ha voluto testimoniare la sua solidarietà partecipando alla fiaccolata che è partita da Piazza S. Apollinare ed è arrivata fino a Piazza San Pietro: il percorso del "ritorno a casa" di Emanuela.
La stessa strada che avrebbe dovuto compiere la sera della sua scomparsa.
Il sindaco Peppino Vallone ha indirizzato, a nome della comunità cittadina, un messaggio a Pietro Orlandi che è stato consegnato dal suo portavoce Francesco Vignis che ha partecipato alla fiaccolata.
Il sindaco ha voluto in questo modo testimoniare la vicinanza personale, della giunta, dell'amministrazione e della comunità tutta alla famiglia Orlandi.
Vallone ha ringraziato Pietro Orlandi di aver promosso l'iniziativa dalla città di Crotone.
"Quando avemmo il piacere di ospitarla nella nostra città ci colpi molto, al di là del comprensibile dignitoso dolore che porta dentro, la sua attenzione ai temi della legalità, della giustizia e della verità. Sono principi che non riguardano e non possono riguardare solo una famiglia ma che sono trasversali a tutte le comunità. Ecco perché con grande convinzione vogliamo essere con voi oggi" ha scritto, tra l'altro, il sindaco.
Vallone ha anche ringraziato Orlandi di aver rivolto, in occasione della visita di Crotone, un pensiero agli scomparsi del territorio crotonese: "un segnale di grande sensibilità che la comunità crotonese ha molto apprezzato".
Vallone nell'esortare Orlandi a continuare la sua battaglia per la verità "non si arrenda Pietro, non si fermi mai" si è detto certo che Pietro "con la sua tenacia riuscirà a scardinare i muri di silenzio che sono stati artatamente costruiti sulla vicenda di Emanuela"
Sono stati tantissimi che hanno partecipato alla fiaccolata che si è snodata lungo le strade che Emanuela avrebbe dovuto percorrere la sera in cui è sparita.
Un corteo lunghissimo alla testa del quale c'erano Pietro, le sue sorelle e la mamma, la sorella di Mirella Gregori, scomparsa anche lei misteriosamente trent'anni fa.
Centinaia di fiaccole hanno illuminato questo "ritorno a casa".
Luci che testimoniavano la richiesta di verità proveniente dalle persone che hanno indossavano una maglia bianca con impresso il dolce volto della "ragazza con la fascetta" ed una scritta che è una richiesta ma anche una affermazione fondamentale per la vita di tutti: la verità rende liberi.