Semplici cittadini, le massime autorità, studenti, professionisti, casalinghe, ma soprattutto i bambini delle scuole in Piazza della Resistenza per partecipare alla Giornata della Memoria e dell'Impegno promossa dal Coordinamento Provinciale di Libera.
Tutti insieme per ricordare, leggendone i nomi, le centinaia di vittime della mafia e della criminalità organizzata.
Un lungo elenco di nomi noti e altri forse meno conosciuti ma che in tutti hanno destato lo stesso sentimento: mai girare il viso da un'altra parte. Una società civile non può.
E così bambini piccolissimi la cui emozione rendeva la voce incerta ma particolarmente incisiva e, non meno emozionati, il prefetto di Crotone Maria Tirone, il questore Mario Finocchiaro, il vice sindaco Anna Curatola, il presidente della provincia Stano Zurlo, e tanti altri, si sono alternati sul palco per leggere i nomi delle vittime di mafia e testimoniare la propria vicinanza a Francesca e Giovanni Gabriele, i genitori del piccolo Dodò, ucciso mentre giocava a calcetto in un agguato criminale e diventato più che un simbolo della città. Dodò è diventato il figlio di tutti.
Il messaggio di apertura della giornata è stato letto proprio dalla mamma di Dodò, Francesca Gabriele e poi in tanti si sono alternati semplicemente, senza un ordine gerarchico, alla lettura.
Per l'amministrazione comunale hanno partecipato anche gli assessori Giungata, Molè e Ruperto.
Poi tra gli applausi dei bambini, i veri protagonisti, sono stati liberati simbolicamente da Giovanni Gabriele dei palloncini bianchi.