L'esclusione dell'aeroporto di Crotone dalla proposta di piano nazionale formulata dal Ministro Passera è una operazione di macelleria sociale.
Non trovo parole più adatte per definire la scelleratezza di una decisione che porterebbe all'isolamento del territorio.
Una decisione che qualche ministro della Repubblica in visita di cortesia alla città definisce "coerente perché intervenuta per eliminare alcuni aspetti eccessivamente localistici".
Una affermazione che parte da chi, fugacemente arrivato nel territorio e immediatamente e comodamente andato via, non ne conosce le difficoltà di collegamento con il resto della Calabria e del paese.
Situazione che, ancora di più, dimostra di non conoscere il ministro Passera, esponente di un governo che ormai non si può più definire tecnico, giunto agli sgoccioli, eppure ancora in grado di utilizzare l'accetta sacrificando questo territorio sull'altare di un presunto risparmio di spesa.
Singolare la decisione di un ministro che dei tre aeroporti nazionali che usufruiscono degli oneri di servizio penalizza proprio quello di Crotone.
Singolare che il piano del ministro Passera è stato proposto senza che contestualmente ci sia la relativa proposta di un controllo dell'autorità dei trasporti che possa vigilare sull'equità delle tariffe, il che significa generare un mercato selvaggio che ancora di più penalizzerà gli aeroporti che come Crotone potrebbero essere classificati di seconda fascia.
Con la scusa della revisione della spesa pubblica è Crotone che paga duramente l'assenza di una politica di questo Governo per il Mezzogiorno e per la Calabria, in particolare modo, in tema di infrastrutture.
Tuttavia se è grave la proposta del Governo che sembra non conoscere la realtà di questo territorio molto più grave è che questa proposta è stata saluta con un sospiro di sollievo per la salvezza del "suo" aeroporto di Reggio Calabria da chi queste difficoltà di collegamento le conosce bene.
Il Presidente Scopelliti su questa proposta di esclusione ha gravissime responsabilità non avendo avuto l'autorevolezza per difendere un aeroporto che rappresenta strategicamente l'unica infrastruttura di collegamento con il paese per la provincia di Crotone.
Dal Presidente Scopelliti avremmo voluto sulla vicenda dell'aeroporto S. Anna non qualche banale e scontata parola di "cordoglio" ma una presa di posizione decisa rispetto al diritto costituzionalmente sancito alla mobilità di tutti icittadini.
Nella proposta del Governo, dunque, l'aeroporto di Crotone è condannato alla sopravvivenza solo rispetto agli sforzi che gli enti pubblici potranno sostenere. Enti sui quali ricadrà anche il costo della eventuale ricapitalizzazione rispetto alle perdite.
Il Comune di Crotone ha sempre fatto tutto il possibile per salvaguardare questa struttura e produrrà ogni sforzo possibile per difenderlo così come ha fatto nel passato insieme agli altri enti locali e non ultimi, in ordine di importanza, grazie agli imprenditori che si sono fatti carico insieme a noi della difesa di questa struttura.
Per fortuna siamo comunque ancora davanti ad una proposta di un Governo ormai giunto all'epilogo che, tuttavia, tenta con questi ultimi colpi di coda di affossare il nostro territorio.
Il prossimo Governo che uscirà dalle urne dovrà farsi carico di un piano infrastrutturale che tenga soprattutto conto delle esigenze del meridione e del nostro territorio in particolare ma che soprattutto spazzi via la proposta del ministro Passera.
Per quanto ci riguarda saremo sempre pronti a difendere con le unghie la nostra principale infrastruttura.
Peppino Vallone
Sindaco di Crotone