Un emozionato Gerardo Sacco ha ricevuto, questa mattina, l'abbraccio della sua città nella sala consiliare del Comune di Crotone in occasione dell'inaugurazione della mostra celebrativa del cinquantenario di attività del maestro orafo crotonese.
"La Casa di Gerardo, da qui sono partito" è il titolo della mostra che resterà aperta fino al 21 dicembre e che ripercorre attraverso una bellissima galleria fotografica le tappe della carriera del maestro Sacco, la cui arte è conosciuta in tutto il mondo.
E' stato il sindaco Peppino Vallone che ha fortemente voluto che l'inizio delle celebrazioni per i cinquant'anni di attività si tenessero nella casa comunale, "che è la casa dei cittadini e per qualche giorno sarà la Casa di Gerardo" ha detto Vallone nel suo discorso di ringraziamento al maestro Sacco.
Ad inaugurare la mostra che è collocata proprio nell'atrio del palazzo comunale e si compone di gigantografie che raccontano la vita dell'apprendista diventato maestro orafo oltre al maestro Sacco, i figli Viviana, Antonio ed Andrea (i tuoi gioielli più belli ha detto ancora il sindaco nel suo intervento), autorità civili e religiose, tra cui il Procuratore Raffaele Mazzotta, don Ezio Limina in rappresentanza dell'Arcivescovo Graziani, la dott.ssa Rosalba Scialla Vicario del Prefetto, il Vice Questore Antonia Spartà, il Presidente del Consiglio Provinciale Benedetto Proto, tanti amici provenienti da ogni parte della Calabria tra cui Pippo Callipo e EmanueleGiacoia.
E la sua "famiglia", la definizione è dello stesso Gerardo: i suoi collaboratori.
"Di Gerardo, in questi anni, abbiamo imparato ad apprezzare, oltre alla sua arte, alla sua creatività, anche la voglia di non arrendersi mai. Guardando le Tue opere, oltre a rimanerne incantati per la loro bellezza, si riesce a percepire la dedizione, la passione, il coraggio che hai messo nel crearle. Nel realizzare pezzi unici non hai solo consegnato alla vista gioielli d iincantevole fattura. Hai regalato alla gente anche un pezzo della Tua vita" ha detto il sindaco Peppino Vallone nel suo intervento.
Ricordando poi che c'è il Gerardo che stringe la mano ai potenti del mondo ma che conserva intatta la genuinità e l'umanità del crotonese doc: quello che se incontri per strada corre ad abbracciare i suoi concittadini con la semplicità di sempre e magari la sera prima era ad una sfilata in giro per il mondo o a cena con qualche grande della Terra.
"Ecco" ha aggiunto il sindaco "noi vogliamo bene a quest'uomo. Quello al quale piace ancora oggi essere chiamato dalla sua gente Gerardo e non maestro, ma al quale non solo per la sua arte ma anche per la sua umanità il titolo di Maestro spetta di diritto".
Non ha saputo trattenere qualche lacrima di commozione Gerardo nel prendere la parola, rivolgendosi con affetto ai figli ed ai suoi collaboratori ed ai tanti amici venuti anche da fuori Calabria per abbracciarlo.
Ha ringraziato il sindaco Vallone ed attraverso di lui tutta la comunità di Crotone per l'affetto e per la festa a lui dedicata.
Ha ripercorso le tappe della sua vita, fatte di lavoro ma anche di tante soddisfazioni per i riconoscimenti ricevuti in tutto il mondo.
"Ma il mio cuore resta qui, a Crotone. Vi voglio bene" ha concluso tra gli applausi dei presenti.