Erano in tanti a Roma nella sede dell'Anci i sindaci dei comuni capoluogo delle province a rischio soppressione .
L'iniziativa partita dal sindaco di Crotone Peppino Vallone insieme ai suoi colleghi di Teramo Maurizio Brucchi e di Mantova Nicola Sodano ha visto, via via, le adesioni dei sindaci di Asti Fabrizio Brignolo, di Piacenza Paolo Dosi, di Viterbo Giulio Marini, di Taranto Ippazio Stefano, di Prato Roberto Cenni, di Monza Roberto Scanagatti e di Verbania Marco Zacchera fino ad arrivare alla riunione odierna dove alla significativa presenza dei sindaci, erano presenti tra gli altri il sindaco di Vibo Valentia Nicola D'Agostino, di Chieti Umberto Di Primio, la vice sindaco di Rieti Emanuela Pariboni , l'assessore del Comune di Brindisi Francesco Cannalire ed il presidente della provincia di Crotone Stano Zurlo si è aggiunta quella dei parlamentari dei rispettivi territori. Per Crotone era presente il deputato Nicodemo Oliverio.
"Siamo qui per difendere non i campanili ma le identità dei nostri territori, la nostra economia, la sicurezza delle nostre città, la possibilità di poter continuare a fornire servizi ai nostri cittadini" ha detto nel suo intervento il sindaco di Crotone Peppino Vallone che aveva insistito molto sulla necessità di fare rete fra i sindaci dei comuni interessati alla soppressione proprio per dare maggiore voce e forza alla protesta.
Un tema quello della soppressione che è indubbiamente sentito da sud a nord, senza nessuna distinzione politica. Nella sala della presidenza dell'Anci si sono ritrovati, infatti, fianco a fianco sindaci di centro sinistra e di centro destra.
E partendo da questa comunione di intenti i sindaci hanno concordato di chiedere un immediato incontro con tutti i segretari di partito.
Sarà poi redatto un documento comune che riassuma gli aspetti negativi del riordino delle province, e nel corso della riunione ne sono stati evidenziati tantissimi dalla sicurezza, alla economia territoriale, ai trasporti, ai servizi ai cittadini, alla identitàculturale, alle tradizioni. Documento che sarà approvato dai singoli Consigli Comunali.
I sindaci hanno poi concordato di chiedere un incontro con il Sen. Carlo Vizzini presidente della Commissione Affari Istituzionali del Senato.
E' in programma anche una manifestazione simbolica a Roma con tutti i rappresentanti istituzionali presumibilmente per il prossimo 12 dicembre prima della discussione finale per la riconversione in legge del Decreto Governativo di riordino delle province.