Un'altra faccia di questa Crotone vista da fuori

 
Un'altra faccia di Crotone
Un'altra faccia di Crotone

Al Direttore de "Il Quotidiano"
Matteo Cosenza
"Egregio sindaco, per circostanze purtroppo gravi, quali il ricovero di mio figlio presso una struttura sanitaria dallo scorso gennaio, a più riprese compatibilmente con gli impegni di lavoro, ho avuto modo di conoscere sempre più e meglio la sua stupenda città e la sua gente. Le confesso che al momento della decisione ho nutrito una qualche riserva sulla scelta del luogo: non tanto per il centro di sanità che avrebbe accolto mio figlio quanto per l'errata idea che dall'esterno si ha della Calabria: sarebbe stato un posto sicuro per mia moglie e la mia futura nuora? Saremmo riusciti a stabilire rapporti di vicinanza e cordialità con la gente del posto? E se invece ci fossimo imbattuti in realtà inaccessibili e chiuse, avremmo mai trovato conforto, o meglio ancora, possibilità di soccorso in caso di necessità? Confidavo solo su una certezza istintiva: un paese che ha così tanta storia deve necessariamente avere altrettanta civiltà. Tutta questa civiltà abbiamo trovato sin dai primi giorni di immersione nella nuova realtà. Una realtà che mi ha subito stregato. Una realtà che a pelle sin dall'inizio ho sentito mia. Le giuro che mai avrei pensato ad attestazioni di solidarietà e vicinanza così genuine e rare in questi tempi da restare per sempre indelebili nella mia mente e nel mio cuore. Attestazioni trasversali, senza distinzione di livello sociale e culturale. Mi dirà cosa mi spinge a rappresentarle questa vicenda dolorosa e allo stesso tempo esaltante. Non la conosco personalmente né conosco il colore della sua compagine: so che è a capo di una comunità di valori importanti per quello che mi ha dimostrato e sono certo che di tali valori lei sia una espressione alta. Lo prenda come un piccolissimo gesto di grande apprezzamento per la sua gente. E con questo spirito che Le affido il mio GRAZIE A CROTONE TUTTA perché ne diventi idealmente il tramite"
Ho riportato alcuni passi di questa lettera pervenuta al sottoscritto da un ospite di questa città proveniente dal nord Italia. Anche se di argomento diverso rispetto alla lettera del gentile ospite pescarese pubblicata la scorsa domenica su "Il Quotidiano" ho voluto segnalarla non tanto per riguardo al principio richiamato dal suo conterraneo Eduardo De Filippo che sosteneva che "una campana sola suona per i morti e noi siamo vivi" ma piuttosto per ridare giustizia ad una comunità che tradizionalmente sa essere accogliente, solidale, calorosa con l'ospite.
Detto questo entrando nello specifico delle questioni sollevate dal cortese ospite proveniente da Pescara che, tra l'altro, mi sembra informatissimo su alcune questioni anche di rapporti istituzionali tra enti e tuttavia ne disconosce altre, mi dispiace che nella sua visita crotonese abbia incontrato tante brutture. Peccato che non abbia potuto apprezzare anche quello che di buono, ed è tanto, può offrire la città di Crotone oltre al calore della gente.
Peccato che si sia fermato sulla soglia della villa comunale e non sia entrato a vedere la riqualificazione che abbiamo operato grazie anche alla collaborazione con associazioni di volontariato, che non abbia visitato il parco Pitagora anch'esso riqualificato, che non si sia venuto a conoscenza che intorno al Castello Carlo V si sono e si stanno investendo milioni di euro per la riqualificazione di tutto il centro storico.
Peccato che non abbia appreso dalla cortese ed efficiente reception dell'oasi di pace rappresentata da un complesso turistico cittadino che proprio di fronte a quel complesso c'era un trentennale ecomostro che grazie alla azione di questa amministrazione è stato abbattuto.
Peccato che a Capocolonna non abbia potuto assistere, in un anfiteatro tirato a lucido, alle rappresentazioni del Magna Graecia Teatro Festival che hanno riscosso un successo extraregionale.
Peccato. Naturalmente invito il gentile ospite pescarese a ritornare nella nostra città così potremo, insieme,verificare che non tutto è negativo ma che questa Crotone offre anche aspetti di positività.
Detto questo, è chiaro che, soprattutto la Sua nota a margine della lettera, solleva una serie di quesiti che tuttavia non si possono risolvere esclusivamente imputando colpe alla politica che pure ne ha tante come ad esempio la mancanza di interventi specifici sul settore.
Altre Regioni, cito ad esempiola Puglia, hanno investito sul turismo sia dal punto di vista infrastrutturale che di servizi.
Qui da noi mancano seri investimenti a livello regionale, forse manca una cultura del turismo più complessiva alla cui costruzione ciascuno deve concorrere assumendosi la propria responsabilità.
Veda, caro Direttore, è semplice puntare il dito contro la politica o le istituzioni sempre ed in tuttii casi.
Fare turismo richiede una serie di fattori che non possono essere esclusivamente richiesti alle istituzioni ma ad una classe dirigente più in generale, di cui è parte integrante il mondo delle associazioni di categoria, il cui impegno insieme a quello delle istituzioni deve convogliare in un'unica direzione.
Qualche tempo fa, quando ci fu l'evento calamitoso delle nevicate in Emilia, ho sentito una dichiarazione edificante di un cittadino che può essere emblematica nell'ambito nel nostro discorso: "il comune ha spalato la neve sulla strada principale, davanti casa mia l'ho spalata io". Ergo, collaboriamo tutti insieme per arrivare ad un risultato finale che sia il più possibile ottimale.
Proprio in questi giorni il Suo giornale ha sollevato un caso significativo: in città arrivano tanti turisti tedeschi eppure nessuno ne parla la lingua. Un problema questo che non può essere imputato a qualsivoglia istituzione.
Caro Direttore, non c'è bisogno che Lei mandi cronisti in giro come invitato a fare dal cortese ospite pescarese. Cronisti che, tra l'altro, svolgono un ruolo meritorio nel raccontare i fatti che accadono in città.
Propongo una cosa diversa.Venga Lei a presiedere un forum, come ha già fatto, ad esempio, quando si è parlato del porto di Crotone.
Un forum aperto a tutte le componenti che appartengono al pianeta turismo affinché ciascuno, non in sede separata ma nella condivisione collettiva, possa dire le cose che ha fatto, quelle che non ha fatto, le cose che ci sono da fare insieme.
Sarà un modo efficace e "guareschiano del visto da destra e visto da sinistra" che possa realmente essere foriero di una visione globale dei problemi e delle potenzialità che riguardano il settore del turismo nella nostra città.
La ringrazio e La saluto cordialmente
Il Sindaco di Crotone
Peppino Vallone
 
 
 
 

 
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