Il Comune di Crotone aderisce alla campagna nazionale "Taglia le ali alle armi" contro l'acquisto di cacciabombardie richiedendo al Governo di riconvertire la spesa in investimenti per il sociale.
L'amministrazione comunale si associa con un provvedimento di giunta alle decine di comuni, province e regioni, mondo dell'associazionismo, cittadini che hanno deciso di condividere questo percorso promosso dalla Rete Italiana per il disarmo.
Tra l'altro il Comune di Crotone è tra le prime città calabresi ad aderire alla campagna.
"Al di là dell'acclarato sentimento pacifista che è proprio della comunità di Crotone" dichiara il sindaco Peppino Vallone "in questo momento di grave crisi economica spendere tanti soldi, parliamo di milioni di euro, per armamenti è uno spreco"
"Queste spese poi contrastano con i tagli che sono stati imposti dal Governo agli enti locali, tagli che riguardano settori vitali come la sanità, il sociale, la pubblica istruzione" aggiunge il sindaco
"Crotone e la sua provincia in questo panorama rappresentano un caso emblematico con il paventato taglio dell'ente intermedio, la scomparsa degli uffici di governo, i tagli di finanziamenti alla sanità ed al sociale. Aggiungere il danno dei tagli alla beffa della spesa per gli armamenti francamente è troppo" prosegue Vallone
La campagna "Taglia le ali alle armi", che tra l'altro prevede per domani una manifestazione a Roma per chiedere al Governo un cambio di linea sul progetto, è stata condivisa anche dal Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani.
La giunta comunale nel deliberare l'adesione alla campagna ha anche condiviso il percorso di chiedere al Parlamento ed al Governo di non procedere all'acquisto di cacciabombardieri F35 destinando i soldi risparmiati al rilancio ed allo sviluppo del paese e di procedere ad una rapida revisione e riduzione complessiva della spesa militare ridefinendo altresì, in modo aperto e democratico, una nuova politica di sicurezza e una rinnovata politica estera italiana ed europea coerenti con il dettato della nostra Costituzione e la Carta delle Nazioni Unite.
La giunta ha egualmente disposto di inviare la mozione al Presidente del Consiglio, ai Presidenti e capigruppo di Camera e Senato nonché al Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani e alla Campagna "Taglia le ali alle armi"
"Il costo di un aereo vale 183 asili nido che possono dare ospitalità a 12.000 bambini. Bastano questi numeri a convincere della necessità di prevedere maggiori fondi per il sociale" conclude il sindaco Vallone.