Sul tema della paventata sottoscrizione di accordi di transazione tra Ministero dell'Ambiente ed Eni rispetto alle bonifiche degli ex siti industriali, il Sindaco Vallone coinvolge l'Associazione Nazionale Comuni Italiani.
Ed al presidente dell'ANCI, Sergio Chiamparino, il Sindaco Vallone chiede di prevedere una apposita riunione tra tutti i sindaci interessati per mettere in campo azioni comuni nelle quali si manifestino la contrarietà verso l'eventuale applicazione di eventuali provvedimenti transattivi.
Il Sindaco di Crotone ha, dunque, indirizzato una nota al Presidente dell'ANCI, Sergio Chiamparino, sottolineando le preoccupazioni delle comunità locali interessate alle problematiche delle bonifiche rispetto alle reiterate notizie giornalistiche secondo le quali sarebbe in corso il perfezionamento di un protocollo di intesa tra Ministero dell'Ambiente ed Eni per la determinazione degli obiettivi di riparazione ai fini della sottoscrizione di atti transattivi in materia di danno ambientale.
"I presupposti di tale protocollo" scrive Vallone "poggerebbero sui contenuti della legge 13 del 2009 che deriva dalla conversione del Decreto n. 208 del 30 dicembre 2008 che disciplina il procedimento amministrativo per addivenire ad una composizione stragiudiziale, in caso di danno ambientale derivante a territori, quantificando anche i relativi oneri di bonifica."
"Com'è noto la citata legge" prosegue nella sua nota Vallone "non prevede alcuna possibilità di intervento diretto degli enti locali in caso di transazione tra Eni e Ministero dell'Ambiente e pertanto, di fatto, eventuali accordi non terrebbero, in alcun modo, in considerazione le specifiche istanze provenienti dai territori".
Un ulteriore motivo di preoccupazione - secondo Vallone - è che le eventuali somme che dovessero essere destinate per gli accordi di transazione potrebbero non coprire i danni ambientali effettivamente riportati dai singoli territori.
Preoccupazioni condivisibili anche dagli altri sindaci dei comuni interessati (Mantova, Cengio (SV), Pieve Vergonte (VB), Brindisi, Gela, Priolo (SR), Porto Torres (SS), Napoli, Carrara che il Sindaco Vallone ha già sentito nei giorni scorsi nell'immediatezza della diffusione delle prime notizie di stampa.
"Come per Crotone" spiega Vallone nella sua nota "anche per la altre città gli effetti di una eventuale transazione si rivelerebbero non rispondenti alle effettive esigenze di un ritorno alla normalità delle aree inquinate".
Ecco, dunque, le ragioni della proposta formulata dal Sindaco di Crotone al Presidente dell'ANCI: "istituire tra i comuni interessati un forum permanente al fine di poter scambiare informazioni al riguardo e prevedere la possibilità di condividere, supportati dall'Associazione, in una apposita riunione, che siamo disponibili ad ospitare anche presso la casa comunale di Crotone, azioni comuni nelle quali si manifestino la contrarietà verso l'eventuale applicazione di provvedimenti transattivi quale iniziativa collegiale per tutelare gli interessi delle singole comunità."