Per affrontare il delicato e complesso argomento della perequazione urbanistica, il Comune di Crotone, nell'ambito delle fasi propedeutiche alla redazione del Piano strutturale comunale ha inviato tre luminari: Paolo Stella Richter, docente ordinario di Diritto amministrativo presso la Luiss di Roma, Aldo Fiale, docente di Diritto urbanistico presso l'Università di Reggio Calabria, e Pietro Ranucci, docente di Urbanistica all'Università Roma Tre.
Intitolato 'La perequazione urbanistica. Strategie di attuazione', il convegno è stato ospitato nel pomeriggio di ieri, venerdì 15 ottobre, dall'auditorium dell'istituto 'Pertini', ed è stato organizzato in collaborazione con l'Ordine provinciale degli architetti. Oltre al presidente provinciale Antonio Francesco Amodeo, è intervenuto anche il tesoriere del Consiglio nazionale, Giuseppe Antonio Zizzi.
I lavori sono stati aperti dall'assessore all'Urbanistica, Ettore Perziano, che ha introdotto l'argomento di discussione, la perequazione urbanistica, uno dei capisaldi dell'urbanistica moderna che consiste nella persecuzione di un'equa distribuzione dei vantaggi e dei costi prodotti dalla pianificazione. La perequazione nasce, infatti, come tentativo di porre rimedio ai difetti insiti della tecnica pianificatoria tradizionale, che produce effetti discriminatori e che rende difficile per l'ente pubblico reperire le aree da destinare a spazi pubblici. Usando la definizione di Stella Richter, la perequazione è "l'attribuzione a ciascuna area di una proporzionale potenzialità edificatoria che non necessariamente potrà essere effettivamente utilizzata su quell'area, ma potrà essere trasferita per essere utilizzate su altra area".
Si è entrati ulteriormente nel merito dell'argomento con l'intervento del dirigente del Settore 'Pianificazione e gestione del territorio' del Comune, Sabino Vetta, che, in un excursus tecnico, ha raccontato come il concetto di perequazione urbanistica sia stato introdotto dall'articolo 54 della legge regionale urbanistica. In questo la Calabria è più avanti di altre regioni, ma permane un problema di fondo, sollevato dai relatori negli interventi che sono seguiti: manca una legge statale alle spalle della perequazione che, allo stato attuale, è incostituzionale perché interviene sul diritto di proprietà. Se Stella Richter ha affrontato l'argomento dal punto di vista del diritto, Fiale ha approfondito la normativa e Ranucci ha offerto una panoramica sulla casistica, raccontando, ad esempio, le esperienze di Casalecchio di Reno e Terni.
È seguito un ampio dibattito su alcune tematiche strettamente legate alla realtà locale, che in apertura l'architetto Sante Foresta, consulente del Comune per il Psc, aveva esposto illustrando la tavola relativa allo stato di diritto della città esistente.
Fonte: Il Crotonese