Approvato il bando pubblico per l'assegnazione di cappelle gentilizie nel nuovo complesso del cimitero di Crotone.
Si tratta del primo lotto del complessivo lavoro di ampliamento del cimitero cittadino che prevede, in questa prima fase, l'assegnazione di venti cappelle gentilizie e venti edicole funerarie. Il bando, approvato dalla Giunta Comunale, fissa i criteri di assegnazione.
"L'ampliamento del cimitero cittadino lo avevo definito, a suo tempo, un atto di civiltà" dichiara l'assessore ai lavori pubblici Domenico Mellace " e confermo anche in questa occasione la volontà dell'amministrazione Vallone di rispondere con un gesto di profondo significato civico al rispetto che si deve alla memoria dei nostri cari".
Il primo lotto, la cui assegnazione è stata messa a bando, fa parte di un più complessivo ampliamento del cimitero che prevede, in un arco di tempo di tre anni, la realizzazione di n. 72 cappelle, n. 57 edicole funerarie ad unico livello e n. 30 edicole funerarie posti su un padiglione a due livelli.
Il bando di assegnazione sarà pubblicato nei prossimo giorni sul sito web istituzionale e presso l'albo pretorio.
Per quanto riguarda i costi, il prezzo in concessione per 99 anni per le cappelle, la cui descrizione è evidenziata nel bando di assegnazione, è di 39.000 per le cappelle di tipo "A", 42.500 per le cappelle di tipo "B" e di 14.000 per le edicole funerarie.
Gli interessati potranno, successivamente alla pubblicazione del bando che prevede tempi e modi di assegnazione, fare richiesta, a mezzo di un apposito modulo che potrà essere richiesto presso l'ufficio tecnico comunale o presso l'U.R.P. - Ufficio Relazioni con il pubblico, siti in piazza della Resistenza o scaricabile dal sito internet.
Alla scadenza del periodo stabilito dal bando verrà stilata, a mezzo estrazione, apposita graduatoria
"Anche in questo caso" prosegue l'assessore Mellace "stiamo pienamente rispettando i tempi che ci eravamo prefissati".
"Una consuetudine, ormai positiva, quella di fissare tempi e modi di realizzazione delle opere pubbliche che dobbiamo ai cittadini" conclude Mellace.