"Sorgerà un giardino dove prima c'era un deserto. Questo è il sogno di tutti i crotonesi che si concretizza" è il commento del vice sindaco della città Arturo Crugliano Pantisano alla firma dell'accordo del programma quadro con la Regione Calabria che riguarda il progetto integrato per la bonifica delle aree dove sorgeva l'antica Kroton.
"Lo affermo con convinzione" aggiunge Pantisano "più da crotonese che da amministratore pubblico. Si è sempre parlato del recupero delle nostre origini. Oggi l'amministrazione Vallone rende reale la possibilità che l'antica Kroton torni alla luce".
Il Vice Sindaco, quale rappresentante dell'amministrazione comunale, ha firmato con la Regione Calabria l'accordo di programma quadro che disciplina le attività di bonifica delle aree
Un accordo che prevede un finanziamento di quasi 7.000.000 di euro e che vede il Comune di Crotone soggetto attuatore degli interventi.
L'area oggetto degli interventi si estende per circa 80 ettari ed è adiacente all'area industriale dismessa dell'ex Pertusola ed ex Montedison.
Il progetto di bonifica predisposto dall'amministrazione Vallone e sottoposto all'attenzione del Ministero dell'Ambiente in sede di Conferenza di Servizi prevede l'applicazione del cosiddetto "processo di fitorimediazione".
Si tratta di una tecnica di bonifica che fa uso della vegetazione per il trattamento dei suoli contaminati da metalli pesanti ed è particolarmente indicata in siti contaminati di vaste dimensioni.
Con la fitorimediazione si fa ricorso ad essenze vegetali con un apparato radicale in grado di assorbire i metalli pesanti presenti nello strato superficiale di suolo e senza interferenze con il sottostante strato archeologico.
Una tecnica che prevede il recupero ambientale non precludendo le azioni di valorizzazione del sito.
L'intervento è suddiviso in tre macro categorie di lavori: lavori ed opere per la realizzazione dell'impianto di fitorimediazione, servizio integrato di manutenzione e conduzione colturale, servizio di monitoraggio dell'inquinamento.
In pratica oltre alla bonifica totale del sito, sarà possibile consentire in un area - saggio di un ettaro lo scavo archeologico dei resti dell'antica Kroton.
Sarà realizzato un impianto irriguo e di canalizzazione delle acque, creato un sistema fisso e centralizzato di videosorveglianza dell'area, ma soprattutto realizzato un impianto arbustivo e a verde con specie vegetali che si estenderà su un area di oltre cento ettari di superficie.
Nel progetto è previsto, inoltre, il completo recupero e riuso della Torre Morelli, mediante un intervento di restauro conservativo ed adeguamento funzionale, al fine di adibire l'edificio a centro di monitoraggio e osservazione dell'area circostante
Fonte: Gazzetta del Sud