Aggiornamento al 15.12.2009
Per fornire un supporto informativo rapido sono state raccolte le domande più frequenti fino ad ora pervenute in tema di Zona Franca Urbana, associando le risposte disponibili sulla base della normativa vigente.
Le FAQ saranno revisionate in funzione degli aggiornamenti legislativi e delle domande che man mano saranno poste.
Qualora si abbia esigenza di ulteriore supporto, si consiglia di inviare una e-mail a marketing@comune.crotone.it
Cosa è la Zona Franca Urbana ?
La Zona Franca Urbana (ZFU) è una forma di fiscalità di vantaggio finalizzata a favorire lo sviluppo economico e sociale di aree e quartieri degradati.
Come opera ?
Mediante agevolazioni fiscali e contributive dirette alla creazione di nuove attività economiche e di nuova occupazione nei settori della micro e della piccola impresa.
Quali sono le agevolazioni ?
Le agevolazioni, che saranno operative dal 1° gennaio 2010, hanno una durata complessiva di quattordici annualità e riguardano:
a) esenzione dalle imposte nella misura del:
- 100 % sui redditi per i primi cinque periodi di imposta;
- 60 % dal sesto al decimo anno;
- 40 % dall'undicesimo al dodicesimo;
- 20 % dal tredicesimo al quattordicesimo.
L'esenzione sui redditi spetta per un importo fino a 100.000 del reddito derivante dall'attività svolta nella zona franca urbana, maggiorato di 5.000 per ogni nuovo assunto a tempo indeterminato, residente all'interno del sistema locale di lavoro in cui ricade la zona franca urbana.
b) Esenzione dall'imposta regionale sulle attività produttive (IRAP), per i primi cinque periodi di imposta, fino a 300.000 del valore della produzione netta per ciascun periodo di imposta.
c) Esenzione dall'imposta comunale sugli immobili (ICI), per i primi cinque periodi di imposta, per i soli immobili localizzati nelle zone franche urbane posseduti ed utilizzati per l'esercizio delle nuove attività economiche.
d) Esonero dal versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente, per i primi cinque anni di attività, nei limiti di un massimale di retribuzione definito con decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale, solo in caso di contratti a tempo indeterminato, o a tempo determinato di durata non inferiore a dodici mesi, e a condizione che almeno il 30 % degli occupati risieda nel sistema locale di lavoro in cui ricade la zona franca urbana.
L'esenzione contributiva in seguito ha un andamento decrescente:
60 % dal sesto al decimo anno;
40 % dall'undicesimo al dodicesimo;
20 % dal tredicesimo al quattordicesimo.
L'esonero spetta anche ai titolari di reddito di lavoro autonomo che svolgono l'attività all'interno della zona franca urbana.
Quando sarà possibile accedere ai benefici ?
Dopo l'emanazione dei decreti attuativi a cura del Ministero dell'Economia e del Ministero per il Welfare, che stabiliranno le modalità di accesso ai benefici della ZFU.
Come si potranno ottenere le agevolazioni ?
Le modalità di accesso, in attesa di dei decreti attuativi, non sono oggi disponibili. Il Ministero ha comunque indicato che le domande saranno inoltrate per via telematica.
Quali caratteristiche devono avere le imprese per far parte della ZFU ?
Deve trattarsi di piccole e microimprese, come individuate dalla Raccomandazione n. 2003/361/CE del 6 maggio 2003. In concreto:
- piccola impresa è un'impresa che occupa meno di 50 persone e realizza un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiori a 10 milioni di euro;
- microimpresa è un'impresa che occupa meno di 10 persone e realizza un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiori a 2 milioni di euro.
Sono, in ogni caso, escluse dal regime agevolativo le imprese operanti nei settori della costruzione di automobili, della costruzione navale, della fabbricazione di fibre tessili artificiali o sintetiche, della siderurgia e del trasporto su strada.
Un'impresa già esistente può accedere alla ZFU ?
Le piccole e microimprese già avviate in Zona Franca Urbana prima del 1° gennaio 2008 possono usufruire delle agevolazioni nel limite di 200.000,00 da calcolarsi su base triennale (il cosiddetto regime de minimis).
Come è nata la ZFU Crotone ?
Il Comune di Crotone nel luglio 2008 ha presentato alla Regione Calabria la candidatura per una propria ZFU, definendola sulla base di una serie di parametri riferiti all'area individuata e indicati dal Ministero per lo Sviluppo Economico :
- la popolazione residente nell'area ZFU va compresa tra 7.500 e 30.000 abitanti;
- la popolazione della ZFU deve rappresentare meno del 30% dell'intera popolazione comunale;
- il tasso di disoccupazione della ZFU deve essere superiore a quello comunale.
La ZFU Crotone si è collocata al primo posto nella graduatoria della Regione Calabria. In seguito l'istruttoria è proseguita a livello ministeriale, concludendosi con la firma del contratto il 28 ottobre 2009 alla presenza del Ministro per lo Sviluppo Economico.
Come è stato definito il perimetro della ZFU ?
Il perimetro della ZFU è stato circoscritto aggregando singole sezioni di censimento del territorio comunale. Le sezioni di censimento sono porzioni del territorio delimitate da evidenti elementi "fisici", come strade, ferrovie, corsi d'acqua, ecc. La sezione di censimento è dunque l'elemento territoriale più piccolo rispetto al quale sono disponibili i dati statistici ISTAT che sono stati necessari per operare l'analisi socio-economica alla base della perimetrazione.
La scelta delle sezioni di censimento è avvenuta per rispettare i parametri di popolazione e tasso di disoccupazione richiesti dalla normativa sulle ZFU, nonché per calcolare l'Indice di Disagio Socio-economico (IDS).
Nella determinazione delle linee di confine della ZFU si sono individuati corsi d'acqua, ferrovie, arenili e strade. Da evidenziare che nelle strade di confine sono inclusi i soli immobili che si trovano all'interno della zona censuaria, per cui si verifica che soltanto un lato della strada è incluso nella ZFU.
I dati statistici di riferimento sono stati estratti dal censimento 2001.
Cosa è l'Indice di Disagio Socio-economico (IDS) ?
E' un parametro definito dal Ministero per lo Sviluppo Economico per misurare il livello di esclusione sociale dei comuni che hanno presentato proposte progettuali. Nella scelta delle candidature sono stati privilegiati i comuni che hanno evidenziato sul proprio territorio maggiori problematiche di sviluppo socio-economico.
Alla base del calcolo dell'IDS vi sono i seguenti indicatori:
- tasso di disoccupazione;
- tasso di occupazione;
- tasso di concentrazione giovanile;
- tasso di scolarizzazione.
I dati statistici di riferimento sono stati estratti dal censimento 2001.
Quanto è stato stanziato per la ZFU Crotone ?
Per il primo biennio la dotazione finanziaria della ZFU Crotone ammonta a 4.856.769,19
Come faccio a capire se la mia attività rientra nell'area della ZFU ?
Rientrano nella ZFU le aziende che hanno la propria unità produttiva localizzata all'interno dell'area delimitata nel progetto approvato dal Ministero per lo Sviluppo Economico. Oltre alla cartografia, il progetto include anche un elenco degli indirizzi stradali ammessi. In caso vi siano delle incongruenze nella lista delle vie e dei numeri civici, prevale comunque la delimitazione cartografica. Per un'agevole consultazione si consiglia di visionare la seguente mappa.
Vi sono settori produttivi esclusi dalla ZFU o settori che sono considerati preferenziali ?
La normativa oggi vigente esclude le imprese che operano dei seguenti settori:
- costruzione di automobili;
- costruzione navale;
- fabbricazione di fibre tessili artificiali o sintetiche;
- siderurgia;
- trasporto su strada.
Non sono d'altra parte previste premialità per settori produttivi, ma nel progetto approvato è stato indicato che gli aiuti saranno rivolti prioritariamente ai seguenti ambiti di intervento:
- Creazione di imprese nei settori artigianale, commerciale e dei servizi;
- Sviluppo di iniziative per la valorizzazione e la fruizione del patrimonio storico e culturale (servizi pubblici per l'accesso e la fruizione del patrimonio, promozione di iniziative innovative di valorizzazione del patrimonio, sostegno alla creazione d'impresa nei settori del recupero dei beni e della valorizzazione/gestione del patrimonio pubblico e privato);
- Creazione di servizi alla persona e alla comunità innovativi e autogestiti, con particolare riferimento a categorie di cittadini o gruppi sociali particolarmente svantaggiati (anziani, portatori di handicap, disoccupati di lunga durata, ecc.);
- Creazione di punti informativi e di sostegno alla formazione di impresa;
- Servizi e attrezzature tendenti a incentivare il protagonismo dei giovani e a stimolarne l'impegno sociale.
Se trasferisco la mia azienda nell'area ricadente nella ZFU posso accedere alle agevolazioni ?
No, in quanto sono ammissibili soltanto le nuove attività. Le aziende esistenti al 1° gennaio 2008 saranno ammesse (nei limiti del de minimis) se già situate nella ZFU.
L'attuale perimetrazione della ZFU può essere modificata ?
La delimitazione dell'area della ZFU Crotone è stata operata tenendo in considerazione due esigenze:
a) rientrare nei parametri demografici, dimensionali e socioeconomici richiesti dalla normativa;
b) ottenere un indice di disagio socioeconomico idoneo per competere con le candidature degli altri comuni.
La ZFU Crotone, insieme ad altri otto progetti, è stata valutata in prima istanza dalla Regione Calabria, che ha elaborato una graduatoria basata su tre parametri:
1) coerenza e compatibilità con i programmi e le politiche di investimento nell'area (max 5 punti);
2) opportunità e modalità di cofinanziamento per ampliare l'impatto dell'intervento (max 5 punti);
3) indice di disagio socioeconomico (max 10 punti).
La ZFU Crotone si è collocata al primo posto con un punteggio totale pari a 19 (parametro a: 5 pt, parametro b: 4 pt; parametro c: 10 pt) ed in funzione di questo posizionamento è stata ammessa ai benefici previsti dalla normativa.
Fatta questa necessaria premessa, ad oggi la normativa non prevede la possibilità di modificare la perimetrazione delle aree selezionate.
Volendo ipotizzare un percorso che conduca alla modifica dell'area ZFU occorrerebbe che per effetto delle variazioni che si intende applicare:
a) siano rispettati i parametri demografici, dimensionali e socioeconomici richiesti dalla normativa: è da considerare anzitutto che la popolazione residente nella ZFU non può superare il 30% della popolazione totale. Poiché la proposta progettuale comprendeva il 26,69%, l'ampliamento in termini di popolazione residente sarebbe molto limitato.
b) Non venga alterato negativamente l'Indice di Disagio Socioeconomico: l'eventuale modifica dell'area della ZFU non dovrebbe modificare i parametri che hanno determinato il posizionamento nella graduatoria regionale e la conseguente selezione a discapito delle altre candidature.
Ciò premesso, se si rendesse opportuna una variazione dell'area ZFU, si può ipotizzare che l'iter procedurale da seguire sarebbe analogo a quello attivato in fase di istituzione:
I. delibera della Giunta Comunale;
II. delibera della Giunta Regionale della Regione Calabria;
III. delibera del Ministero per lo Sviluppo Economico;
IV. delibera del CIPE.