Scrivere il piano strategico di una città significa definirne le linee di sviluppo a breve-medio-lungo periodo, condividendo le scelte tra gli attori del territorio.
La pianificazione strategica è un'esperienza consolidata in Europa da oltre un trentennio ed ha costituito una fondamentale reazione per contrastare processi di declino economico, produttivo, culturale e sociale che città come, ad esempio, Barcellona, Bilbao, Francoforte, Glasgow, Lione, Praga, Stoccolma si sono trovate ad affrontare.
Condivisione, trasversalità, flessibilità e modularità sono i principi su cui si basa il metodo della pianificazione strategica.
▪ Condivisione, necessaria per assicurare che l'analisi e la definizione delle scelte siano condotte attraverso il coinvolgimento degli attori della città, così da conseguire la migliore convergenza delle parti in campo, presupposto di base per garantirne l'attuazione.
▪ Integrazione, poiché il quadro delineato dal piano strategico è ottenuto aggregando organicamente azioni e progetti in vari ambiti.
▪ Flessibilità, il piano non è un documento definitivo ma va inteso come una scelta volontaria di indirizzo del proprio sviluppo che dovrà trovare concreta attuazione in successivi processi amministrativi ordinari e di governo della città.
▪ Modularità, il piano ha una struttura che ne consente l'attuazione mediante azioni progressive tra loro concatenate.
Il piano strategico della città costituisce inoltre un importante strumento di accesso alle risorse finanziare che l'Unione Europea ha stanziato per favorire le politiche di coesione per il periodo 2007-2013.
Per approfondimenti: http://www.recs.it/
A cura del Gruppo di Marketing Territoriale