"Non lasceremo nulla di intentato affinché i tifosi possano essere presenti sin dalla prossima partita casalinga".
E' la dichiarazione di apertura della conferenza stampa che il Sindaco Peppino Vallone ha tenuto oggi con la presenza dell'intera giunta rispetto ai lavori di adeguamento che il Comune sta effettuando allo stadio Ezio Scida.
Il Sindaco ha chiarito che la normativa per l'adeguamento degli stadi prevede che i lavori siano a carico della società ma che considerato la difficile situazione che la stessa ha vissuto lo scorso anno, il Comune ha deciso di accollarsi le spese per l'adeguamento per oltre 500.000 contraendo un mutuo con il credito sportivo e prevedendo la scritta "Città di Crotone" sulle maglie rossoblù ad ulteriore testimonianza della vicinanza amministrazione alla squadra.
"Sono dispiaciuto per i tifosi" ha aggiunto il Sindaco "ai quali siamo vicini. Comprendo il loro disagio e continuiamo a stargli vicino con segnali tangibili come il maxi schermo che abbiamo predisposto la scorsa settimana e mettendo a disposizione in maniera totalmente gratuita dei pullman per la trasferta di Empoli".
"Sono dispiaciuto per loro, per i tifosi veri. Non comprendo invece i commenti gratuiti di quelle persone che hanno strumentalmente attaccato l'amministrazione ed in particolare l'assessore ai lavori pubblici Antonella Rizzo" ha proseguito il Sindaco
"E' un assessore della mia giunta che agisce su mia delega e assumo personalmente la responsabilità di quanto avvenuto e sta avvenendo" ha aggiunto il Sindaco
Per quanto attiene i lavori il Sindaco ha precisato che si sta procedendo alacremente.
Le due ditte incaricate stanno eseguendo tutte le ulteriori prescrizioni che l'osservatorio sportivo ha dato lo scorso 20 agosto, prevedendo doppi e tripli turni.
Si attende il prossimo 9 settembre quando la Commissione Provinciale per gli spettacoli sarà chiamata a valutere lo stato dei lavori.
"Contiamo che in quella occasione la commissione potrà verificare che le prescrizioni sono state ottemperate" ha concluso Vallone.