Nessuna discriminazione

 
Comune di Crotone
Comune di Crotone

Mi preme prendere posizione riguardo i contenuti della nota della CISL pubblicamente divulgata in riferimento alle ordinanze sindacali di sospensione delle attività didattiche emesse durante il periodo di allerta emesse dal sottoscritto.

L’occasione è evidentemente utile per illustrare il senso di tali provvedimenti.

Sfugge probabilmente all’associazione sindacale che i provvedimenti contingibili e urgenti emessi a tutela della pubblica incolumità devono essere emessi nel rispetto del principio di proporzionalità e del rapporto fra mezzi e risultati.

Non risulta probabilmente chiaro che le ordinanze emesse (di sospensione delle attività didattiche nelle scuole cittadine di ogni ordine e grado, di chiusura dei cimiteri e di parchi e ville) sono improntate all’esigenza di tutelare la pubblica incolumità non rispetto a rischi “catastrofici” di crollo o inondazioni delle strutture – che in quel caso sì, determinerebbero una più stringente esigenza di chiusura degli edifici a beneficio di tutti gli avventori – ma dalla scelta di evitare eccessivi ingorghi alla viabilità, di evitare la presenza di bambini e ragazzi ed i relativi assembramenti all’ingresso degli edifici scolastici.

Non è in altri termini la chiusura degli edifici scolastici a tutelare il rischio dell’incolumità in rapporto all’intensità dell’evento atmosferico, ma la riduzione del flusso di soggetti che frequentano determinati edifici e strutture pubbliche.

Altro che discriminazione!

Se la logica fosse quella incautamente paventata dall’associazione sindacale, allo stesso modo il sindaco dovrebbe imporre la chiusura del palazzo comunale, dell’ospedale cittadino e di ogni altro ufficio pubblico. Ma, fortunatamente, non è questo il caso.

A ciò si aggiunga la circostanza in base alla quale l’autonomia scolastica consente – e per certi versi impone – ai titolari del potere gestionale all’interno degli istituti di valutare per l’appunto in piena autonomia l’assunzione di misure ulteriori che laddove emesse dal sindaco della città, potrebbero configurare un abuso di potere.

Altrettanto improprio è l’esempio inopportunamente riportato nella missiva della CISL rispetto all’omologo provvedimento emesso dal Comune di Catanzaro: in quel caso il sindaco ha dovuto fronteggiare una più intensa condizione di criticità (allerta rossa) e quindi fronteggiare una diversa situazione per come prevista dal sistema di allertamento regionale.

Spiace constatare che un provvedimento teso alla tutela della sicurezza pubblica, diventi una evitabile occasione per sollevare sterili discussioni.

Il sindaco
Vincenzo Voce

Crotone, 18 gennaio 2025

 
Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO