Mentre sono in corso i lavori nel quartiere Acquabona, questa mattina ha preso il via nell’area “Gravina” il secondo cantiere nell’ambito della campagna lavori del programma Antica Kroton.
Erano presenti il sindaco Voce, il dirigente dell’Unità Speciale Antica Kroton Antonio Senatore, il direttore dei lavori Giovanni Procopio, i funzionari dell’Unità Speciale Antica Kroton Flora Spagnulo e Giuseppe Tarantino.
Presenti, inoltre, il presidente della IV Commissione Consiliare Domenico Lo Guarro e il presidente della V Commissione Consiliare Paolo Acri.
L’intervento, per un importo di 1.200.000 euro, rientra nel cluster 3 del programma.
La filosofia del progetto nel suo complesso è quella di valorizzare l’antica polis non solo attraverso i beni archeologici che saranno riportati alla luce ma soprattutto attraverso la narrazione del suo passato.
Come elemento di collegamento tra tutti i sotto interventi è stato individuato il cosiddetto “nastro narrante”.
Un nastro lavorato in bassorilievo e ad incisione inserito nella pavimentazione che si sviluppa lungo tutti i percorsi pedonali.
Nello specifico l’intervento che riguarda l’area “Gravina” prevede lavori di scavo e di restauro con l’obiettivo di valorizzare l’archeologia nascosta dalla stratificazione del nuovo tessuto urbano.
Il sito archeologico, in questione, sarà inserito all’interno del circuito del parco archeologico urbano a rete della città ed interconnesso al percorso archeologico sospeso che sarà realizzato con l’intervento “fruibilità attraverso il vecchio tracciato della ferrovia Calabro – Lucana”
Nell’area Gravina è prevista la realizzazione e messa in opera di segnaletica e apposita cartellonistica descrittiva, informativa (multilingua) sia all’interno del sito che nelle principali arterie di collegamento, impianti di illuminazione ad alta efficienza che sfrutteranno energia rinnovabile ad alta efficienza concepito in maniera tale da facilitare la lettura dell’antico impianto abitativo, re-design urbano per la riqualificazione delle aree contigue al sito: quinte con finalità di mitigazione delle situazioni di degrado lungo i bordi.
Ed inoltre la realizzazione di una struttura di copertura a protezione dell’area compatibile con l’impianto delle antiche evidenze e che ne valorizzi le peculiarità costitutive e ne faciliti la lettura, realizzata con materiali non impattanti e potenzialmente reversibile, che coniughi in modo innovativo ma moderato, sicurezza, resa estetica, efficacia conservativa e funzionalità museografica e la realizzazione di impianto fotovoltaico, integrato alla copertura.
Per questi interventi è prevista l’assistenza di archeologo durante le fasi di cantiere e della competente Soprintendenza con la quale verranno individuati nello specifico i singoli interventi.
“Ringrazio i componenti dell’Unità Antica Kroton che stanno lavorando con attenzione e professionalità anche considerata la valenza del progetto. Dalla fase progettuale siamo passati alla fase esecutiva che seguiremo con altrettanta attenzione” ha detto il dirigente Senatore.
“Questo è un progetto destinato a cambiare il volto della città. Contiamo di aprire nelle prossime settimane altri cantieri di Antica Kroton. L’area Gravina è uno dei progetti dove l’amministrazione curerà anche gli scavi archeologici ed è un intervento comunque collegato ad altri attività che abbiamo in programma” ha detto il sindaco Voce.
Crotone, 3 giugno 2024