Dal 15 novembre 2021 è possibile richiedere autonomamente i propri certificati, gratuitamente direttamente dal sito Servizi al Cittadino n - ANPR (interno.it)
Il certificato anagrafico è un
documento che attesta una serie di informazioni attinenti allo status o
all'anagrafica di un cittadino; nello specifico: anagrafico di nascita,
statodi famiglia, cittadinanza, stato civile, residenza.
I rapporti
con la pubblica amministrazione e con gli uffici pubblici sono spesso
fonte di preoccupazione, annose attese o, in generale, di profonda
confusione. Ufficio preposto al rilascio del certificato anagrafico, e dei relativi estratti, è l'ufficio anagrafe del Comune.
ATTENZIONE
I
documenti possono essere rilasciati soltanto ad uso privato. La legge
183/2011fissa, infatti, il divieto per le pubbliche amministrazioni di
fornire certificazioni volti ad accertare fatti di fronte ad altre
amministrazioni pubbliche. In questi casi basta presentare le autocertificazioni
I certificati anagrafici possono essere richiesti in qualsiasi Comune
Italiano, a prescindere dalla residenza dell'individuo, se i Comuni, di
residenza e dove si richiede, sono entrambi subentrati in ANPR (Anagrafe
Nazionale Popolazione Residente).
Il metodo tradizionale di
richiesta consiste nel recarsi fisicamente allo sportello dell'ufficio
anagrafe del Comune di residenza.
Il Comune di Crotone permette di richiedere la certificazione compilando il form on-line al link su indicato.
Rimane a carico del richiedente l'applicazione e l'annullamento della marca da bollo da 16,00 euro. Per le richieste on-line bisogna comunicare preventivamente il numero della marca da bollo che l'utente apporrà sul certificato rilasciato
NOTA BENE:
Ai sensi della legge 183/2011 (legge di stabilità 2012) dal 1 gennaio
2012 gli uffici pubblici non possono richiedere ne rilasciare
certificati da esibire ad altre Pubbliche Amministrazioni, nonchè ai
Gestori di Pubblici Servizi (Enel, Telecom, ACI, ecc.).
Le Pubbliche
Amministrazioni ed i Gestori di Pubblici Servizi sono infatti obbligati
ad accettare dai cittadini e, pertanto, a richiedere loro, in
sostituzione dei certificati anagrafici, l'autocertificazione o
dichiarazione sostitutiva di certificazione, favorendo la
decertificazione voluta dalla legge.
Gli Ufficiali Comunali di
Anagrafe potranno quindi rilasciare i certificati solamente ad uso
privato. A tal fine non potranno essere rilasciati certificati da
presentare ad altre Pubbliche Amministrazioni.
LE
RICHIESTE PERVENUTE IN MODALITA' DIFFORMI O TRAMITE POSTA CONTENENTI
DENARO CONTANTE RIMARRANNO INEVASE SENZA NESSUN RISCONTRO
Con propria deliberazione n.
23, la Giunta Comunale, il 24 gennaio 2023, ha inteso eliminare i
diritti di segreteria per l'emissione dei certificati che non richiedono
ricerche storiche. Per quest'ultima tipologia di certificato (stato di famiglia storico/originario) il costo è pari a 5,26 euro per ogni componente della famiglia (anche deceduto).
Sono esenti dall'imposta di bollo (ex art. 7 L. 405/1990) tutti i certificati e gli estratti rilasciati dallo stato civile mentre i certificati anagrafici sono tutti normalmente soggetti all'imposta di bollo, ai sensi dell'art. 4 della tariffa allegata al D.P.R.
n. 642 del 1972. I certificati anagrafici possono essere rilasciati
in esenzione dall'imposta di bollo solo per gli usi espressamente
previsti dalla legge (Tabella B D.P.R. 642/1972), e dalle
specifiche leggi speciali.
Pertanto i cittadini, nel richiedere
qualsiasi certificato anagrafico, se ritengono di aver diritto
all'esenzione, devono obbligatoriamente indicarne l'uso e/o la norma di
legge che la prevedono. Per la versione in bollo del certificato,
occorre acquistare una marca da bollo di 16,00 euro, la cui apposizione rimane responsabilità del richiedente
A seconda del contenuto del certificato e delle informazioni contenute, possiamo distinguiamo:
Certificato di nascita (Contiene
tutte le informazioni relative all'evento nascita dell'intestatario.
Nello specifico, nome, cognome, luogo, data ed ora di nascita).
Certificato di esistenza in vita (Tale
certificato attesta un fatto naturalistico, cioò l'esistenza in vita
dell'intestatario e che non sia, di converso, intervenuto il decesso).
Certificato di cittadinanza (Permette di conoscere la cittadinanza dell'intestatario).
Certificato di residenza (Contiene
le informazioni relative alla residenza conosciuta dell'intestatario e
si estrinseca nell'indirizzo completo di residenza).
Certificato di stato libero (Attesta
lo stato civile libero dell'intestatario. Di conseguenza o che il
soggetto non si sia mai sposato (celibato, nubilato) o che sia
intervenuta una causa di scioglimento degli effetti civili del
matrimonio (divorzio, vedovanza)).
Certificato di matrimonio (Contiene
le informazioni relative al matrimonio, indicando luogo, data, ora del
matrimonio, nome e cognome dei coniugi .Su richiesta, può contenere
altre informazioni: intervenuto divorzio, regime patrimoniale scelto
etc.).
Certificato di stato di famiglia (Contiene le informazioni relative ai membri di un certo nucleo familiare).
Certificato di morte (Riporta nome e cognome del defunto, oltre a data, ora e luogo del decesso. In certi casi può contenerne anche la causa).
Certificato storico di residenza (Indica la residenza dell'intestatario ad una determinata data, indicata dal richiedente).
Certificato storico stato di famiglia (Riporta
la composizione e la consistenza del nucleo familiare ad una specifica
data, anche in questo caso indicata dal richiedente).
Certificato anagrafico contestuale o cumulativo (Lo
stesso nome ci aiuta a comprendere la portata e le informazioni
contenute da tale documento. E' contestuale o cumulativo perché attesta, nello stesso momento, le informazioni che in linea di principio
dovrebbero essere contenute in diversi certificati. Nello specifico indica:
dati di nascita, esistenza in vita, cittadinanza, stato civile,
matrimonio, stato di famiglia, iscrizione nelle liste elettorali).
La durata della validità del certificato anagrafico è di sei mesi, calcolati dalla data di rilascio. E' tuttavia possibile estenderne la validità attraverso modalità paragonabili, anche negli effetti, all'autocertificazione. Ciò avviene quando l'intestatario dichiari che i dati contenuti dal certificato non siano, nel frattempo, cambiati. Il tutto apponendo la firma in calce al documento.
ATTENZIONE
SI
DEVONO RICHIEDERE I CERTIFICATI NEI COMUNI SUBENTRATI IN ANPR.
NON E'
NECESSARIO INOLTRARE LA RICHIESTA AI COMUNI DI RESIDENZA DEL CITTADINO
DI CUI SI RICHIEDONO LE INFORMAZIONI
L'Agenzia delle Entrate, con la Risoluzione n. 24 del 18 aprile 2016
, ha risposto all'istante Ministero dell'Interno in relazione ad un
quesito posto a quest'ultimo da un Ordine degli Avvocati in relazione al
pagamento dell'imposta di bollo sui certificati anagrafici richiesti
dagli studi legali per la notifica di atti giudiziari. L'Agenzia delle
Entrate ha prospettato la soluzione sostenendo che, pur essendo soggetti
i certificati di residenza e stato di famiglia al bollo (exart.4 comma 1 della Tariffa allegata al DPR 642/1972 ), sugli atti di natura giudiziaria tale imposta è stata sostituita dal contributo unificato, escludendo quindi l'applicazione dell'imposta di bollo, con inclusione degli atti e dei provvedimenti giurisdizionali antecedenti, necessarie funzionali al procedimento/processo (exart.18 del DPR 115/2002 ).