Campo Sportivo
Una delle problematiche più importanti da affrontare nello studio della antica città di Kroton è quello della localizzazione dell'agorà, la piazza pubblica ricordata da Diodoro Siculo (XII, 9, 3 e XXI, 4). Oltre all'importanza come pernio centrale delle attività pubbliche e sociali della polis, intorno ad essa dovevano anche trovare sede le principali strutture edilizie a destinazione amministrativa (come il bouleuterion ed il pritaneo) nonché importanti aree santuariali e monumenti che a Crotone certo non dovevano mancare.
Indagini condotte in più occasioni intorno all'area del Campo Sportivo e soprattutto di fronte ad esso (cd. "area delle Cooperative") hanno permesso di identificare tra le vie XXV Aprile, M. Nicoletta e G. Di Vittorio, un grande spazio che possiamo presumere fosse vuoto, data la scoperta in più punti di battuti, pressati, sovrapposti e talvolta intersecantesi tra loro.
Ci troviamo nella seconda partizione urbanistica, quindi in quella che si considera la parte centrale dell'abitato antico. Soprattutto per la sua collocazione, un'importante conferma all'ipotesi è venuta dal ritrovamento nel corso dei lavori di costruzione della curva nord dello stadio (1999) di probabili resti di una stoà a due ordini sovrapposti (dorico e ionico), con colonne in calcarenite stuccata e con gronde leonine di terracotta, aperta verso uno spazio in cui era un piccolo basamento in blocchi di pietra. Le aree circostanti e a monte recano peraltro indizi della presenza di un settore di quartiere destinato ad attività artigianali. Nell'area circostante sono state indagate, infatti, anche fornaci per produzioni ceramiche risalenti ad epoca classica ed ellenistica, associate a resti degli scarti dei prodotti mal riusciti e strumenti utilizzati per cuocere il vasellame o per la sua lavorazione. Doveva trattarsi di unità artigianali destinate a soddisfare il quotidiano fabbisogno delle singole famiglie, ma forse anche incentrate sull'attività di vere e proprie case-laboratorio attive in favore dell'intera comunità.
Tutta questa serie di tracce portano quindi gli studiosi a proporre di collocare in quest'area l'agorà dei Crotoniati, in cui Diodoro Siculo ricorda l'esistenza di altari dove cercarono rifugio i supplici esuli di Sibari.
Area delle cooperative
Di fronte al Campo Sportivo, al di là dell'attuale via Cutro, si estende un'area, piuttosto vasta, detta "delle Cooperative". Essa ha come limiti le vie XXV Aprile, M. Nicoletta e G. Di Vittorio. Nel corso degli anni '70 gli interventi della Soprintendenza in questa zona furono determinati da un piano di edilizia popolare e riguardarono in particolare alcuni complessi ("P. Pertusola", "S. Cristoforo", "Uranio", "Di Vittorio") distribuiti su una superficie di circa m2 16.000.
Gli scavi archeologici, seppure frammentari, permisero di individuare traccia di un grande spazio vuoto, caratterizzato da battuti, pressati e sovrapposti. L'area risultava comprendere due lunghe e poco massicce strutture di un unico vespaio (m 38 e m 15, larghezza media m 2,10) che si incontrano ad angolo retto, costruiti con scaglie di pietra e laterizi, nelle quali era reimpiegato abbondantemente materiale proveniente da precedenti costruzioni. Con molta probabilità si tratta dei livelli di fondazione di un edificio di riguardo. Essi sono divergenti rispetto ad un grande muro a blocchi sul lato settentrionale che, a sua volta, non rispetta il piano regolatore di questo tratto dell'antica Kroton. Tale muro viene interpretato come il limite settentrionale di un grande spazio aperto. In via di ipotesi per la struttura rettangolare si può pensare ad un tempio delimitato all'interno di un recinto santuariale.
I materiali archeologici rinvenuti consentono di indicare la seconda metà del V secolo a.C. come livello più antico per l'intero complesso, probabilmente caduto in disuso nella sua fase più recente alla metà del IV secolo a.C.
La scoperta di due basi in blocchi squadrati, forse basi d'altare (area S. Cristoforo) e i resti di un portico caratterizzato da dieci basi quadrangolari, a m 200 circa in direzione ovest (area Di Vittorio), confermerebbero l'ipotesi che il complesso sopra descritto affacciasse su una vasta area aperta di notevole interesse per la città. Combinando tali dati con i rinvenimenti presso il Campo Sportivo e la presenza circostante di aree artigianali (Pertusola, Campo Sportivo) è stato proposto di supporre che si tratti di uno dei limiti dell'agorà, il meson (punto centrale) della grande Crotone del V-IV secolo a.C., attorno alla quale erano presenti uno o più edifici a carattere pubblico.