Sul promontorio Lacinio, che domina la larga visuale del sottostante mare, si ergeva il grandioso tempio di Hera Lacinia, risalente al VI sec. a.C. Il nome del santuario fu dato dai naviganti, ai quali il promontorio stesso era visibile da lontano e, quindi, lo farebbe derivare dalla radice "lak" (verbo lakiso,che significa lacerare, e cioè: lembo di terra, che sporge dal mare).
Il tempio era ricco di statue, colonne d'oro, vasetti miniaturistici e pitture di Zeusi. All'interno del parco archeologico sono stati rinvenuti molti oggetti votivi, fra i più importanti una piccola sfinge in bronzo e lo splendido diadema d'oro, datato intorno alla metà del VI sec. a.C. che incoronava il simulacro di Hera. Sono ancora visibili ruderi del basamento dell'edificio, vestigia dell'ingresso monumentale e della massiccia cinta greca e romana, oltre a reliquie dell'edificio termale di età romana.
La grande Colonna dorica del Santuario, di calcare conchiglifero, è alta 8,30 metri ed ha una circonferenza di 1,77 metri ed è l'unica superstite delle 48 colonne doriche del tempio e la più cospicua reliquia dell'antica Kroton, spettacolare nella sua posizione elevata e solenne.
COME ARRIVARE: Da Crotone (10 km) - viale Gramsci - direzione Villaggio Casarossa - Bivio per Capocolonna.
I colori del mare sfumano dall'azzurro cielo al verde smeraldo e la costa è davvero spettacolare, così ricca di storia e di natura da meritare, il 27 dicembre 1991, la definizione di area marina protetta. L'Area Marina "Capo Rizzuto"occupa una superficie di circa 15mila ettari di mare, che ne fa la maggiore d'Italia per ampiezza. Si estende nel tratto costiero a sud di Crotone per 36 km, tra Capo Donato e Barco Vercillo, e per una profondità di 100 metri verso il mare aperto. Otto promontori definiscono l'area protetta il primo dei quali è quello di Capocolonna, vero e proprio giacimento archeologico, simbolo dei fasti gloriosi della Magna Graecia. Qui si erge l'unica colonna di stile dorico del celebre tempio dedicato alla dea Hera Lacinia. Continuando a costeggiare l'area protetta, si raggiunge Punta Le Castella, ultimo baluardo della riserva, con la fortezza di età bizantina posta sull'isolotto che diede i natali a Ugurk-ali, comandante della flotta imperiale di Costantinopoli.L'area marina protetta "Capo Rizzuto"è affascinante e suggestiva perché accoglie e mescola sapientemente storia e natura: è infatti uno scorcio di mare nel mediterraneo caratterizzato dalla varietà degli ambienti naturalistici e dalla particolare geomorfologia della costa. Al suo interno sono state individuate tre zone di Riserva Integrale, classificate come A e corrispondenti ai tratti di mare circostanti Capo Colonna e Capo Cimiti, e al tratto di mare antistante Capo Bianco, nelle quali è previsto un regime di tutela più rigido rispetto alla rimanente area di Riserva Generale, classificata come B.
In zona A, di Riserva Integrale, sono vietate la balneazione, le immersioni subacquee con e senza autorespiratore, la navigazione con imbarcazioni e natanti, l'ancoraggio, l'ormeggio e la pesca. Per quanto attiene la zona A di Capo Cimiti sono consentite visite guidate anche subacquee, senza autorespiratore, disciplinate dall'Ente gestore. È invece consentito l'accesso e la sosta alle unità di servizio con compiti di sorveglianza e soccorso, e a quelli di appoggio ai programmi di ricerca scientifica
In zona B, di Riserva Generale, circostante le zone A, è consentita la balneazione, le visite guidate subacquee con l'appoggio dei centri d'immersione locali; le immersioni subacquee con e senza autorespiratore disciplinate dall'Ente gestore; la navigazione a vela e a remi, la navigazione a motore a velocità non superiore ai 5 nodi; l'ancoraggio in zone appositamente individuate; l'ormeggio in zone individuate e attrezzate con gavitelli e ormeggi apposti. La piccola pesca professionale e le attività di pescaturismo sono consentite ma riservate ai pescatori residenti, mentre la pesca sportiva, solo con lenza e canna da fermo, necessita di un'autorizzazione.
Esiste, infine, una zona C, di Riserva Parziale, comprendente il residuo tratto di mare all'interno del perimetro dell'area marina protetta. All'interno di questa zona è ugualmente vietata la pesca subacquea, l'ancoraggio è consentito esclusivamente nelle zone appositamente individuate; la navigazione a vela e a remi è consentita liberamente mentre quella a motore è consentita ai soli natanti e imbarcazioni a velocità non superiore a 10 nodi. La balneazione e le immersioni subacquee sono consentite, così come l'ormeggio, ma solo nelle zone opportunamente attrezzate con i gavitelli. Per la pesca professionale e sportiva vigono le stesse disposizioni previste nella zona B.
COME ARRIVARE: Strada Statale 106 TA-RC - da Crotone (30 km) - per Isola di Capo Rizzuto - Bivio per Capo Rizzuto.
Grotta dello Stige - Grave di Grubbo
Il territorio verzinese dispone di un notevole patrimonio naturale ipogeo scoperto da recenti ricerche speleologiche (1988). Tale patrimonio sotterraneo è arricchito dalla morfologia superficiale del terreno, caratterizzata da numerose doline e valli cieche che si unisce ad un paesaggio ancora intatto, costituito da valli, gole, cascate, sorgenti sulfuree, e boschi.
Il paesaggio è molto suggestivo, affascinante, appartato e nascosto. Il fenomeno carsico abbraccia un'area di circa 9 kmq. Il fiume sotterraneo attraversa una galleria orizzontale che si estende per una lunghezza di circa 800 metri.
COME ARRIVARE: S.S. 107 - da Crotone (50 km) fino a Belvedere Spinello - Bivio per Verzino.
L'Altopiano della Sila è uno dei luoghi più belli e suggestivi d'Italia. Si trova nel cuore della Calabria compreso fra 3 province: Cosenza, Catanzaro e Crotone. Le montagne della Sila rappresentano un posto incontaminato che richiama alla mente paesaggi verdeggianti e rigogliosi di faggi e conifere, ricchi di corsi d'acqua e di una fauna che trova ancora intatto il suo habitat naturale.
La Sila si estende per 1.700 Km. quadrati. E' un altipiano con una altitudine media superiore ai 1.300 metri slm. Tra le sue vette spiccano il Monte Botte Donato, che raggiunge i 1.928 metri e il monte Gariglione, con i suoi 1764 m. Il suo territorio è ricchissimo di risorse idriche e questo ha permesso la creazione di laghi artificiali che si sono integrati perfettamente nel già incantevole contesto naturale del luogo rendendolo più suggestivo.
Costituito da un massiccio granitico-cristallino, il territorio silano viene comunemente suddiviso in Sila Grande, Sila Greca e Sila Piccola. Denominazioni queste, che non hanno un preciso significato morfologico ma riflettono delle divisioni amministrative ereditate dal passato
COME ARRIVARE: Strada Statale 107 - da Crotone (45 km) - direzione Cosenza - Bivio per Cotronei - Villaggio Palumbo.
Situata in zona Punta Alice, l'antica Crimisa era indicata nelle fonti come appartenente al territorio di Crotone. Scavi archeologici hanno riportato alla luce diversi oggetti in terracotta, monete e parti della statua in marmo dedicata ad Apollo Aleo. Resti della struttura di un tempio, di una necropoli e di altri insediamenti ritrovati in zona Castello Sabatini, risalenti al IV sec. a.C.
Sul promontorio dell'Alice, in località Madonna di Mare, sorge una chiesetta dedicata alla Regina del Cielo e un complesso di edifici detto "I Mercati Saraceni". I Mercati richiamavano per la ricchezza e la qualità delle loro mercanzie. Dopo la loro ristrutturazione sono divenuti scenario di attività artistiche e teatrali nell'ambito della programmazione estiva del territorio carotano.
A breve distanza dal suggestivo borgo montano di Cotronei, nel cuore della Sila Piccola, sorge il "Palumbosila", complesso turistico e alberghiero di rara suggestione dove la splendida cornice naurale offerta dall'inconfondibile paesaggio silano si coniuga alla perfezione con un'offerta turistica in grado di soddisfare anche le esigenze più ricercate.
E' possibile, durante la stagione invernale, sciare su piste di diversa tipologia, per una lunghezza complessiva di 25 chilometri, servite da ottimi impianti di risalita i quali comprendono una seggiovia biposto e una triposto, una manovia e tre sciovie; le stazioni sciistiche dispongono di bar, self service, ristoranti, solarium, scuola sci affiliata alla FISI, centri di noleggio e vendita di attrezzature sportive, ed ampi parcheggi per auto e pullman.
Villaggio Palumbo dispone poi di un Palaghiaccio con pista coperta estiva e invernale, e una pista per il bob artificiale in acciaio, la prima realizzata in Italia, lunga ben 1 chilometro; per i piu' esperti e' disponibile una seconda che da quota 1500 m arriva a valle. Per gli amanti della pesca e degli sport nautici sul lago Ampollino sorge il centro balneare Acquaclub che dispone di darsena, piscina e spiaggia dove si possono noleggiare surf, pattini e barche.
Presso la stazione sciistica sono presenti bar, saletta con camino, campo scuola sci, nolo attrezzature sci, farmacia, ambulatorio medico. In estate sono disponibili campi da tennis e di pallavolo, campi di bocce, maneggio. Sulla riva del lago è stata realizzata una darsena adiacente alla quale sorge una struttura ricreativa fornita di piscina con annessa piccola spiaggia. Sarà possibile affittare surf e barche. Sempre in estate si svolge il campionato interregionale di motonautica, si potranno ammirare i meravigliosi fuoribordo spinti alle massime velocità.